Gli occhi dei tifosi dell'Inter durante il Mondiale in Qatar, vuoi in ottica mercato o semplice curiosità, erano puntati principalmente su tre nomi: Lautaro Martinez, Romelu Lukaku e Denzel Dumfries. Ma c'è un altro giocatore nerazzurro che si è preso la scena, in silenzio, come fa di solito: Marcelo Brozovic. Il centrocampista croato è infatti assoluto protagonista con la sua Croazia e, smaltito l'infortunio che lo ha tenuto ai box per un mese circa, è tornato ad essere padrone del centrocampo alla sua maniera, con quantità e qualità abbinate alla grande.
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Inter, è il Mondiale di Lautaro o Dumfries? No, di… Brozovic: con un dato clamoroso
E c'è un dato davvero "epico" emerso dopo la gara vinta ai rigori contro il Giappone: Brozovic ha stabilito il nuovo record di distanza percorsa in una partita dei Mondiali. Il centrocampista dell'Inter ha infatti battuto il precedente record di 16,33 km stabilito in Croazia-Inghilterra del 2018 proprio da lui stesso. A conferma di come passino gli anni, ma la benzina del numero 77 nerazzurro non finisca mai, anzi aumenti. Senza dimenticare poi che Marcelo è entrato nella lista dei tiratori che hanno portato la nazionale di Dalic a passare il turno ai calci di rigore. Quando invece la lucidità, dopo 16 km e passa, dovrebbe venire meno.
E c'è chi si è persino chiesto come farà Inzaghi con il recupero di Brozovic a disegnare il centrocampo dell'Inter, considerando l'ottimo stato di forma di Mkhitaryan. Semplice: si tornerà all'antico, con Marcelo davanti alla difesa e altri due che gli giocheranno a fianco. Perché se negli anni Brozo si è dimostrato indispensabile per l'Inter e per il suo gioco, il Mondiale sta confermando come sia un giocatore di classe Mondiale e che al mondo ne esistano davvero pochi come lui, a maggior ragione nella rosa nerazzurra oggi. Impossibile quindi rinunciare al proprio motore che dispensa km e palloni come se non ci fosse un domani: bentornato Marcelo.
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