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Inter, fiato sospeso: muro contro muro con Oaktree. Tempo fino a martedì, nodo clausola cessione

Andrea Della Sala Redattore 
L'Inter aveva l'accordo con Pimco, ma Oaktree ora si sta mettendo di traverso perché guadagnerebbe dalla vendita del club

Sembrava tutto ormai definito con Pimco che avrebbe finanziato Zhang per estinguere il debito con Oaktree. Ma proprio quest'ultimo nelle ultime ore starebbe facendo ostruzionismo, cercando di guadagnare maggiormente o sperando nella cessione del club.

"L’Inter è in ansia, perché la partita del rifinanziamento è vicina al fischio finale, ma non c’è ancora un risultato certo. E magari serviranno pure i tempi supplementari per sapere come finirà. Oggi, in linea teorica, è l’ultimo giorno lavorativo disponibile per la firma dell’accordo con Pimco per un prestito triennale da 430 milioni di euro. Accordo, quello tra Suning e il fondo con sede a Newport Beach, che non è in discussione. Quei soldi servono a Zhang per liquidare Oaktree, il cui finanziamento è in scadenza lunedì: va restituita una cifra di circa 375 milioni. Il nodo è proprio il ruolo di Oaktree, probabilmente sottovalutato dentro la vicenda, che starebbe ostacolando con tutti i mezzi a sua disposizione la chiusura del nuovo finanziamento, forte del pegno sulle azioni dell’Inter. Con quali finalità? Qui si entra nel campo delle ipotesi. Ma anche di qualche certezza. Per esempio, una clausola di garanzia nelle mani di Oaktree – quella che in gergo tecnico si chiama warranty – che in caso di passaggio di mano dell’Inter assicura al fondo un incasso del 20% sulla differenza tra una valutazione predefinita – voci non confermate parlano di una cifra intorno agli 800 milioni di euro – e il reale prezzo di vendita", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Questa clausola sarebbe attivata in caso di cessione immediata del club. Ma in ogni caso resterebbe operativa anche se l’operazione di rifinanziamento con Pimco riuscisse ad andare in porto. Tradotto: se tra 18-24 mesi l’Inter venisse ceduta, comunque Oaktree avrebbe comunque il suo introito garantito. Ma è evidente allora come Oaktree, pur di avere il prima possibile quel 20%, spinga per una vendita immediata del club oppure per un’operazione di rifinanziamento con un arco temporale più breve rispetto ai tre anni garantiti da Pimco (e a tassi di interesse ancora più alti e, quindi, convenienti). E così si spiegherebbe pure perché la stessa Oaktree aveva offerto al presidente nerazzurro un accordo ponte di soltanto un anno".

"Tutti gli scenari sono possibili, arrivati a questo punto. In linea teorica gli accordi Pimco-Suning potrebbero essere firmati anche nel fine settimana, al massimo entro domenica. Poi, per il passaggio di denaro da un fondo all’altro, ci sarebbe tecnicamente tempo fino a martedì 21, visto che il 20 maggio in Lussemburgo è un giorno festivo. Ma intanto anche la giornata di ieri è trascorsa nel silenzio totale. Nel campo delle ipotesi entra di tutto: ad esempio, che dietro l’ostruzionismo di Oaktree si celi un potenziale acquirente dell’Inter. Oppure che il fondo stia “semplicemente” provando a spuntare una cifra maggiorata rispetto ai 380 milioni che aspetta. Di certo non va escluso neppure uno scenario per cui la triangolazione vada avanti anche oltre lunedì prossimo, 20 maggio, con un paio di rischi anness- Una possibile battaglia legale tra Suning e Oaktree, innanzitutto. E poi, un blocco operativo dell’Inter, pericoloso perché cadrebbe nell’immediata vigilia di una sessione di mercato da affrontare e con alcuni rinnovi di contratto da definire", chiude Gazzetta.


 

 


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