Intervenuto ai microfoni di DAZN, il centrocampista dell'Inter Radja Nainggolan ha parlato così in vista della sfida di domani sera contro la Juventus: "È sempre stata una partita particolare per me: mi hanno cercato ma poi non si è fatto niente. Ho sempre voluto giocare contro le squadre forti e batterle. La Juventus è una squadra da battere, per noi è una partita importante anche per la classifica e bisogna vincere per il nostro obiettivo. Manca poco, per noi conta centrare l'obiettivo, abbiamo fatto un cammino importante, non senza difficoltà anche legate ad alcuni episodi che hanno danneggiato un po' tutti. Io spero di migliorarmi sempre di più anche fisicamente ed essere sempre al top per far vedere il miglior Nainggolan".
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Inter, Nainggolan: “Il vero Ninja l’anno prossimo. La Juve? Per me particolare, voglio batterla”
Le parole del centrocampista nerazzurro
L'INCHINO A BOLOGNA - "È venuto d'istinto perché la gente si aspettava tanto da me, poi mi sono infortunato subito e non vedevo l'ora di cominciare e fare gol. È stato come dire "eccomi mi sono presentato. Poi è andata diversamente da come mi aspettavo, mi sono fatto male e ho dovuto ricominciare da capo".
HANDANOVIC - "Handanovic è un grandissimo professionista, si allena forte, studia tanto e dice quello che pensa. Mi piace, è molto onesto. Non c'entra abbia la fascia, in una squadra ci sono tanti elementi importanti e che vogliono dire la loro, come in questa".
LA STAGIONE - "E' mancata un po' di maturità. Con il PSV bastava vincere, c'è stata delusione grande. Poi ci sono stati risultati negativi: manca la maturità di invertire subito la rotta e di riprendersi subito".
LA CARATTERISTICA - "La voglia di vincere, anche se sembra strano perché non ho mai vinto. Io ho sempre voluto vincere, anche all'Inter manca da tanto: è una piazza importante, prima erano abituati a vincere. Dobbiamo tornare quella squadra che faccia parlare di sé a livello mondiale".
BARELLA - "Mi ci rivedo, soprattutto per il modo di giocare: dà sempre tutto. Magari non fa tanti gol, ma è molto importante a livello di squadra, fa giocare meglio i suoi compagni. Noi insieme? Perché no? Giocare con giocatori forti è sempre bello, qua ce ne sono tanti, quando si va a giocare in una squadra forte tutto è più semplice. Con Barella potrebbe essere una bella lotta in campo".
PJANIC - "Ancora non l'ho sentito. E' uno di famiglia, io lo sento spesso: è una persona importante, siamo sempre stati insieme. E' uno che sento spesso e volentieri".
IL MILANESE - "L'importante è capirsi, parlo un po' più piano".
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