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ISTANBUL, TURKEY - JUNE 10: A general view inside the locker room prior to the UEFA Champions League 2022/23 final match between FC Internazionale and Manchester City FC at Atatuerk Olympic Stadium on June 10, 2023 in Istanbul, Turkey. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)
L'Inter della seconda stella si può dire che sia nata dopo la finale di Champions persa col City. E l'addio di Lukaku ha alimentato lo spogliatoio e la voglia di vincere del gruppo. Inoltre, i nuovi arrivati sono stati subito integrati e si sono sentiti parte del gruppo fin dai primi giorni.
"Istanbul, rimpianto e orgoglio Quanto questa Inter sia nata nella seconda parte della scorsa stagione, quella che ha portato alla finale di Champions di Istanbul, è stato già raccontato. Qui si può svelare quello che i giocatori si dissero la notte del rientro a Milano: «A luglio ripartiamo da qui. Se siamo arrivati a un passo dal tetto d’Europa, in Italia possiamo fare il vuoto». Di quella squadra sono poi cambiati 12 giocatori, di fatto metà organico. Ma chi è rimasto ha trasferito il messaggio della notte di Istanbul ai nuovi", racconta La Gazzetta dello Sport.
"Lo spogliatoio - è storia nota - è rimasto molto colpito e deluso dall’evoluzione del caso Lukaku. I compagni si sono sentiti traditi da Romelu. Ma è intorno a quella rabbia che hanno costruito il successo, rafforzandosi: «Dimostriamo chi siamo a chi ha scelto di andarsene». L’Inter di oggi ha il miglior attacco, a fronte di un giocatore che invece si lamentava dello scarso impiego della scorsa stagione", aggiunge il quotidiano.
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