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Inter, nel Frattesi Lab: ecco dove ha costruito la sua rabbiosa rinascita

Pasquale Guarro
Frattesi vale i soldi spesi dall’Inter questa estate? Se avrete la sua stessa pazienza riceverete le sue stesse risposte

Nel silenzio forzato di chi invece vorrebbe urlare di tutto. È li che ha vissuto in queste settimane Davide Frattesi, nel rischio di farsi divorare dall’infinità voglia di campo, nel tormento di chi aveva aspettative più alte e che ha invece dovuto accontentarsi anche delle sole briciole. È in quell’angolo al buio che è stato bravo Frattesi, esemplare nella paziente attesa del suo momento, giunto a rimorchio di tanto lavoro e zero sfoghi social. In settimana è stato coccolato anche da Mkhitaryan, sicuramente non un caso. L’armeno condivide con lui lo spogliatoio e aveva annusato la difficoltà del momento, per questo ha voluto motivarlo spingendolo ad insistere sulla stessa strada. Una carezza sul capo chino del lavoratore.

Il premio era nell’aria, mai più meritato di questo. Il momento che Frattesi aspettava è arrivato al minuto 93 di una partita complicatissima, di fronte al pubblico delle grandi occasioni, freddato però dal pareggio inaspettato del Verona. Gelida atmosfera rotta improvvisamente da un coro lanciato dalla Nord: “Gioca col cuore, Inter gioca col cuore”. E chi poteva mettercelo se non lui, centrocampista che fa della determinazione la sua arma migliore. Frattesi ha iniziato a correre prima ancora che Barella si coordinasse e quando Montipò ha respinto corto la conclusione del sardo, si è ritrovato l’ex Sassuolo a due passi, come un predatore con gli artigli sulla preda.

Davide ha scaraventato il pallone in rete ed è corso ad esultare nello spicchio di stadio solitamente riservato ai familiari. Via la maglia per la gioia, giù anche i pantaloni quando Thuram lo ha portato in tripudio sulle spalle. Tutti volevano che in quel’istante San Siro fosse solo per lui. Tutti volevano che quel boato di gioia disintegrasse il silenzio della sua attesa. Perché la vita e il calcio sono così, sanno premiare gli umili. Uno sforzo che ha anche rischiato di andare sprecato quando al 97’ Fabbri ha decretato il calcio di rigore per il Verona. Sarebbe stato il 2-2, una beffa troppo amara. E anche per questo dopo l’errore di Henry, Frattesi è franato al suolo contorcendosi nella smodata esultanza. Desiderava che quel gol, il suo, valesse almeno i tre punti. Lo sappiamo, la domanda resta la stessa: Frattesi vale i soldi spesi dall’Inter? Se avrete la sua stessa pazienza riceverete le sue stesse risposte.



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