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Inter, Torino vale più di Liverpool. E perché nessuno parla di queste statistiche?
Se la vittoria contro la Salernitana non era da prendere in considerazione per la differenza di tasso tecnico, la partita con Liverpool ha confermato quella che invece si era visto qualche giorno prima. Vale a dire una squadra ritrovata.
E sarebbe da capire perché se non si vincono o pareggiano altri è tutto un florilegio di complimenti, lo fa l’Inter no. Ma ormai ci siamo abituati.
A parte queste inezie, contro i Reds si è rivisto un gioco, un blocco di giocatori con le stesse idee, la stessa mentalità e le stesse idee di gioco. Si sono visti 11 giocatori giocare insieme, sacrificarsi, lottare, cosa che era mancata nelle partite precedenti.
Prima della partita col Liverpool ciò che si chiedeva alla squadra era di salvare la faccia e non tornare a casa con una brutta figura. L’Inter invece ha vinto la partita (forse quella del doppio confronto dove meno meritava di vincere) giocando con personalità. Cosa non da tutti ad Anfield, dove gli uomini di Klopp non perdevano da un anno, con i padroni di casa con la formazione tipo. Mica con le riserve.
Purtroppo il passaggio del turno fu compromesso all’andata, dove l’Inter avrebbe meritato molto di più e invece uscì sconfitta con un 0-2 bugiardo, più o meno come il risultato del ritorno. Ma ciò che serviva era ritrovare l’Inter, quella di qualche mese fa. E la sensazione è che dopo aver ritrovato il gol la squadra si sia sciolta, cose se si fosse liberata di un peso più psicologico che altro.
Lautaro è tornato protagonista, zittendo in un colpo solo i dubbi di chi forse ha poca conoscenza del gioco del calcio. In un sol colpo son sparite le tendenziose statistiche sul digiuno dell’argentino. Le stesse che, invece, sono state occultate in merito alla ritrovata solidità difensiva dei nerazzurri, che dal Sassuolo in avanti non hanno più subito gol. Siamo ormai a 5 gare, non poi così male.
L’esame Torino ci dirà tanto in ottica lotta scudetto, perché i granata sono la quarta squadra in Europa ( primi in Italia) per minor tiri subiti nello specchio, hanno la quarta miglior difesa del campionato anche se non vincono da 6 giornate ( tre pareggi e tre sconfitte).
A Inzaghi serve una sterzata, una prova di forza e andare a vincere a Torino sarebbe una bella risposta dopo i risultati della scorsa giornata. Anche perché l’Inter viene da 3 pareggi nelle ultime 3 di campionato in trasferta, contro Atalanta, Napoli e Genoa. Va altresì detto che fuori casa l’Inter ha subito solo due gol nelle ultime otto uscite. In generale, da inizio ottobre nessuna squadra nei cinque grandi campionati europei ha incassato meno gol (sei) e collezionato più clean sheet (sei) in trasferta rispetto all’Inter.
Ma bisogna tornare ad essere cinici e spietati, sfruttare ogni occasione, ogni spiraglio perché i campionati si vincono così. Bisogna migliorare anche l’aspetto offensivo. Su palla inattiva l’Inter, a dispetto di giocatori dotati fisicamente, ha segnato la miseria di un gol. Occhio infine a Lautaro che è diffidato. Non è il momento di prendere ammonizioni. Così come non è il momento di parlare di rinnovi dell’allenatore. Non ha senso farlo adesso quando in ballo c’è una stagione. Da concludere nel migliore dei modi. L’errore con Spalletti è già stato fatto e di conseguenza non ha alcuna logica distrarsi su situazioni tutte in divenire.
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