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Inter, niente fondo nel futuro? Spunta alternativa più interessante: i dettagli

Redazione1908

Sembra ormai arrivata al capolinea l'esperienza di Suning al timone della società nerazzurra. Ma il futuro può riservare sorprese

L'Inter presto passerà di mano. Sembra ormai arrivata al capolinea l'esperienza di Suning al timone della società nerazzurra. Ma il futuro, che sembrava ormai scritto con un fondo a prendere il comando, potrebbe presentare invece delle notevoli sorprese.

Sta prendendo piede, infatti, l'ipotesi che a guidare l'Inter non sia un fondo ma una multiproprietà, con una serie di investitori che formerebbero una cordata in stile Chelsea per arrivare alla cifra richiesta dalla famiglia Zhang, ovvero 1,2 miliardi di euro.

Ci sarebbe un frontman, come Boehly per il Chelsea, ma con altri investitori che sarebbero coinvolti nell'investimento.

"Inter in multiproprietà. È questo il piano a cui stanno lavorando sia Goldman Sachs sia Raine Group, ovvero le due banche d’affari che stanno esplorando il mercato a caccia di acquirenti per il club nerazzurro. L’idea, dunque, è quella di costituire un consorzio di investitori (o cordata che dir si voglia) che si prenda carico dell’investimento necessario", sottolinea oggi il Corriere dello Sport.

L'esempio Chelsea

La proprietà del club inglese  "è divisa tra Todd Boehly, uomo d’affari che ha già esperienza nello sport, detenendo quote dei Los Angeles Dodgers, franchigia di baseball e pure dei Los Angeles Lakers, tra le più celebri squadre Nba, Mark Walter, socio dello stesso Boehly, Hansjorg Wyss, ricco imprenditore svizzero, specializzato in biotecnologie, e Clearlake Capital, ovvero una società di private equity californiana.

Non è mai stata specificata la suddivisione delle quote del veicolo costituito per rilevare il Chelsea, ma proprio quest’ultima avrebbe quella maggiore"