Le grandi manovre per la prossima stagione sono già iniziate in casa Inter. L'attuale rosa è tutta sotto esame, di incedibili non ce ne sono, molti sanno già che dovranno definitivamente lasciare Milano, altri verranno inevitabilmente «sacrificati» sull’altare del fair play finanziario, perché Suning ha ribadito la politica dell’autofinanziamento, o quasi. Nanchino ha dato un bel segnale al pianeta nerazzurro avallando l'acquisto di Lautaro Martinez, attaccante classe 1997 del Racing Club de Avellaneda, e gli Zhang sono pronti a promuovere una mini rivoluzione a base di giovani talenti purché entro il 30 giugno venga superato brillantemente l'ostacolo da 50-60 milioni in plusvalenze, paletto imposto appunto dall'Uefa. Fondamentali in questo senso la qualificazione in Champions League e una cessione pesante, con un indiziato su tutti, ovvero Maurito Icardi, clausola oggi da 110 milioni di euro, già nel mirino del Real Madrid con un tentativo di inserimento da parte del Manchester United di José Mourinho. Buone plusvalenze potrebbero essere fatte anche con Perisic e Brozovic. Skriniar? L'intenzione è quella di trattenerlo almeno fino al 2020, poi ogni cosa cambierebbe inevitabilmente di fronte alla classica «offerta che non si può rifiutare».
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Inter, non solo Lautaro: pronti quattro colpi in caso di qualificazione in Champions
La dirigenza nerazzurra prepara una mini rivoluzione in vista della prossima stagione
MARTINEZ - Il primo tassello 2018-2019 è di quelli prestigiosi. Lautaro Martinez è infatti il futuro del calcio argentino, in grado di garantire comunque già un presente importante, tanto da aver messo in allarme i big dell'attacco albiceleste in prospettiva Mondiale: il c.t. Sampaoli sta infatti pensando di portare in Russia il 20enne di Bahia Blanca. Operazione da 20 milioni più bonus (clausola da 120), vinta la concorrenza di Real Madrid, Atletico Madrid e Valencia: un bel pieno di autostima per l'Inter, club da troppo tempo ai margini del calcio che conta, ma che evidentemente sa ancora esercitare un forte fascino in giro per il mondo.
DE VRIJ - Nel frattempo l'Inter è sempre sul pezzo per quanto riguarda De Vrij. Il feeling tra i nerazzurri e il nazionale olandese della Lazio dura da mesi. Con il contratto in scadenza, Stefan può oggi già firmare per un altro club e il suo entourage ha di fatto trovato un concreto punto d'incontro con Sabatini e Ausilio: cinque anni a quattro milioni più bonus a stagione. Cifra decisamente superiore rispetto all'offerta di rinnovo proposta da Lotito: 2,5 milioni fino al 30 giugno 2019, rinnovo automatico in caso di raggiungimento della Champions e clausola da 25 milioni valida in Italia e all’estero. Una proposta sulla quale De Vrij non ha appunto ancora apposto la firma, nonostante avesse inizialmente manifestato l'intenzione di restare un anno in più in biancoceleste anche per un senso di riconoscenza verso Lotito. Di qui la grande preoccupazione laziale, cresciuta ulteriormente dopo il sorgere di certe «incomprensioni» alla stesura del nuovo contratto. L'Inter è alla finestra, in difesa è fortemente intenzionata a puntare sul laziale per formare la prossima coppia con Skriniar (Miranda a fine stagione dovrebbe lasciare Milano) e sta seguendo l'evolversi della situazione, pronta a mettere nero su bianco con l'olandese. Sul quale però c’è sempre il Barcellona ed è pure spuntato il Chelsea. Entro la fine di febbraio sono attesi sviluppi di rilievo.
VERDI, BARELLA, FOFANA - Un gran lavoro diplomatico è in atto anche sui fronti Verdi e Barella. L'ala bolognese ha recentemente rifiutato la soluzione Napoli, giura di aver detto no senza alcun «suggerimento» esterno, ma il corteggiamento dell'Inter è nei fatti: Ausilio sarebbe parecchio avanti con i manager del ragazzo e avrebbe allo stesso tempo iniziato a sondare il Bologna. Nei piani nerazzurri, poi, Nicolò Barella sarebbe il grande investimento del prossimo mercato, «sforzo» legato più di tutti a un’eventuale cessione eccellente. Le varie componenti di corso Vittorio Emanuele hanno promosso il centrocampista del Cagliari, il nuovo Nainggolan secondo Luciano Spalletti. Il ragazzo, che ha Stankovic come idolo di sempre, avrebbe recentemente espresso un gradimento reale alla soluzione interista. A Nanchino sono pronti a mettere sul mercato non meno di 35 milioni di euro, con la possibilità per Giulini di pescare qualche contropartita tecnica fra i veri gioiellini Pinamonti, Emmers, Odgaard e Zaniolo. Lo stesso «baby poker» proposto all'Udinese nell'ambito del possibile affare Fofana, altro centrocampista entrato nel mirino del coordinatore dell’area tecnica diSuning Sports GroupWalter Sabatini e del direttore sportivo Piero Ausilio. Fofana, nazionale ivoriano con passaporto francese, era già stato avvicinato per gennaio.
(La Gazzetta dello Sport)
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