Inter, numeri danno ragione a Conte: in 6 spremuti sopra il 90%, in 4 arrivano al 100%

L'urlo di dolore di Antonio Conte è arrivato direttamente dalla pancia del Signal Iduna Park, pochi minuti dopo la bruciante sconfitta subita contro il Borussia Dortmund che complica, e di molto, i piani europei dell'Inter.

Il tecnico nerazzurro ha evidenziato ancora una volta la cortezza della rosa a disposizione, ulteriormente indebolita dai numerosi infortuni dell'ultimo periodo, chiamando in causa direttamente la dirigenza interista. Un malumore certificato dai numeri: dopo l'ultima sosta dovuta agli impegni delle Nazionali, l'Inter ha giocato 6 partite (4 in campionnato e 2 in Champions League), e a scendere in campo sono stati praticamente sempre gli stessi.

Stakanovisti

Complici gli infortuni di Sanchez, Sensi e D'Ambrosio, gli acciacchi di Asamoah e il ritardo nell'apprendimento dei dettami tattici di Conte dei vari Lazaro e Politano, più del 50% delle ultime 6 gare sono state giocate dagli stessi 11 (grafica Sky Sport).

In particolare, Handanovic, Skriniar, Brozovic e Barella si guadagnano la palma di veri stakanovisti, con 540 minuti giocati su 540.

Imprescindibili anche Lautaro Martinez e Lukaku, in campo per più del 90% del tempo a disposizione, così come de Vrij, che si ferma all'87,9%. Dati che confermano le parole di Antonio Conte, che continua a richiedere a gran voce rinforzi adatti alla sua idea di calcio.

Carenza di alternative

Una situazione aggravata dai diversi infortuni e acciacchi che hanno coinvolto elementi preziosi nelle rotazioni di Conte, come Sanchez (che avrebbe potuto far rifiatare uno tra Lautaro Martinez e Lukaku), Sensi (fin lì insostituibile a centrocampo) e D'Ambrosio (jolly spendibile sia in difesa che come esterno a tutta fascia).

Se qualche timido buon segnale è emerso da Bastoni e Gagliardini, con Vecino pronto a rientrare e Lazaro che sembra aver completato il periodo di adattamento, emerge l'estraneità di Borja Valero e Politano dal progetto contiano. La strada fino al mercato di gennaio è ancora lunga, Conte dovrà essere bravo a sfruttare tutte le risorse a disposizione.