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DigitalBits non paga, Inter cerca un nuovo sponsor: quattro ipotesi sul tavolo

Alessandro Cosattini

Poker di opzioni sul tavolo in casa Inter per il nuovo sponsor. La società nerazzurra è al lavoro per il dopo DigitalBits

Poker di opzioni sul tavolo in casa Inter per il nuovo sponsor. La società nerazzurra è al lavoro per il dopo DigitalBits, che da mesi è inadempiente perché non ha rispettato i pagamenti previsti a luglio e a ottobre. Non ci sono novità positive all’orizzonte e per questo in Viale della Liberazione è nel vivo la ricerca del nuovo sponsor di maglia. È La Gazzetta dello Sport a fare il punto sulla situazione, con quattro ipotesi appunto.

Quattro ipotesi

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La prima, di gran lunga la preferita, è/sarebbe rimpiazzare l’attuale main sponsor con un nuovo marchio disposto a pagare la stessa somma (anche qualcosa in meno...) pattuita con il numero uno di Digitalbits, Al Burgio. Ovvero 80 milioni complessivi (bonus esclusi) dal 2022 al 2025; la seconda è togliere il nome DigitalBits dalla maglia e lasciare lo spazio vuoto; la terza è sostituirlo un logo benefico (come il Barcellona che nel 2006 strinse una partnership con Unicef ottenendo una eco pazzesca a livello mondiale); la quarta andare avanti con DigitalBits fino al termine della stagione nella speranza (tenue) di ottenere almeno una parte dei 24 milioni pattuiti per il 2022-23. Finora il club nerazzurro non ha incassato un euro e non ha avuto neppure gli 1,6 milioni pattuiti come bonus per il 2021-22 (pagati invece i 5 milioni per la sponsorizzazione della manica della maglia da gara).

Cosa filtra dall'Inter

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La scelta non è facile e chiaramente sarebbe già stata fatta se ci fosse un’azienda disposta a sostituire DigitalBits: da viale della Liberazione filtra che ci sono trattative da tempo in corso, ma (almeno ufficialmente) nessuna è a un passo dalla conclusione. In attesa di capire se per Zhang arriverà un... regalo natalizio sotto forma di sponsor (inutile nascondere che per il prossimo bilancio sarebbe assai importante), i dirigenti valutano le ipotesi. E naturalmente tengono ben presente l’outlook negativo che Standard and Poor’s Global Ratings ha messo per i prossimi tre mesi sul bond emesso da Inter Media and Communication Spa.

Decisione non facile

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[…] Alla luce dell’economia mondiale, e in particolare del “mercato” delle sponsorizzazioni, trovare una nuova partnership di un certo livello non è per niente facile, ma gli uomini di viale della Liberazione stanno comunque provando a chiudere un accordo anche a cifre più basse, almeno per il 2022-23, rispetto a quelle pattuite con DigitalBits. Se verrà trovato un nuovo marchio, partirà la lettera di disdetta per inadempienza contrattuale indirizzata alla società californiana e ci sarà l’immediata sostituzione del marchio sulle maglie da gara della prima squadra. Se non si concretizzerà la “sorpresa natalizia” del nuovo sponsor, le ipotesi più probabili al momento sono lasciare lo spazio del main sponsor vuoto anche in prima squadra oppure tenere DigitalBits. Quest’ultima soluzione creerebbe meno problemi con le maglie già stampate e in vendita in tutto il mondo. Da qualunque angolazione la si guardi, la decisione non è facile”, si legge sulla rosea.