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Il quotidiano riferisce che Oaktree non si aspettava l’acquisizione dell’Inter:
“Le risorse prestate da Oaktree servirono a Zhang per tamponare l’emorragia di cassa del club, stabilizzandone la posizione finanziaria. Come tutti i creditori, gli americani si aspettavano dal presidente cinese il rimborso entro la scadenza triennale, consapevoli del fatto che questo sarebbe arrivato necessariamente dalla vendita del club, stante l’impossibilità di Suning di trovare le risorse necessarie”.
Al momento non è in programma la vendita del club:
“Non ci sono oggi compratori alternativi all’uscio né due diligence in corso e non è neppure detto che sarebbero presi in considerazione, se si presentassero, perché Oaktree non deve vendere ad ogni costo. A questo proposito, si definisce «un investitore paziente»”.
Il CorSport aggiunge:
“L’espressione chiave – ribadita anche nel comunicato – è il «focus iniziale sulla stabilità operativa e finanziaria». Ciò non esclude che Oaktree possa iniettare cassa, per coprire esigenze di liquidità o sostenere eventuali aumenti di capitale, ma ogni euro impiegato dovrà necessariamente prospettare, come a qualsiasi investitore finanziario, un ragionevole ritorno”.
E sul mercato:
“I fondi prediligono calciatori giovani, nel pieno della curva di crescita, ad alto potenziale di generazione dei ricavi da player trading. Negli ultimi anni, spesso l’Inter si è invece mossa in direzione opposta: parametri zero, commissioni agli agenti, stipendi mediamente alti, giocatori maturi e di pronta resa ma investimenti dal valore terminale nullo. Oggi l’idea pare quella di lasciare margini di valutazione al management, nel quadro di un monte ingaggi che dovrà essere progressivamente ridotto per raggiungere una stabilità finanziaria oggi più vicina che nel 2021, ma ancora non raggiunta”.
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