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Inter, BC Partners non molla: offerta a ore? Spunta ipotesi Suning ancora al comando con…

Daniele Vitiello

Tengono banco in casa nerazzurra le voci sul futuro societario con Suning impegnata a cedere le proprie quote

Il Corriere dello Sport di oggi ha analizzato a fondo la questione. Spiega il quotidiano: "Il fondo inglese non ha mollato la presa ed è imminente l'invio di un’offerta formale per l'acquisto della maggioranza. Entro la fine della settimana o addirittura a ore? Staremo a vedere. Più complicato capire quello che succederà quando la proposta sarà sul tavolo del presidente Steven Zhang, del padre Jindong e dell'advisor Goldman Sachs. Visto il tono perentorio con cui è trapelata la rottura delle contrattazioni, è possibile che l'offerta sarà respinta perché ritenuta insufficiente.

A quel punto, poi, sarà intavolata una trattativa con uno degli altri fondi che hanno manifestato il loro interesse. Non va però escluso che la mossa della proprietà cinese sia propedeutica a far alzare subito la posta agli inglesi. Un modo per ridurre, prima di sedersi al tavolo e di iniziare la negoziazione vera e propria, la differenza tra domanda e offerta. Perché a Nanchino hanno capito che, tra la valutazione ipotizzata (ma non ufficializzata) da BC Partners per la maggioranza e la richiesta, la forbice è importante, oltre di 200 milioni di euro".

Diversi i fondi interessati al pacchetto azionario dell'Inter. Gli svedesi di EQT, gli americani di ArctosSport Partners, affiancati dal fondo sovrano di Singapore (Temasek Holdings) e da Ares Management, ma anche un consorzio formato da Fortress e Mudadala.

"Il tandem sarebbe stato giudicato positivamente da Suning", scrive ancora il Corriere dello Sport. "L'hedge found americano è abituato a gestire asset con debiti problematici, mentre quello degli Emirati ha già avuto modo di trattare quote di minoranza, come nel caso della Ferrari, di cui rilevò il 10% per poi rivenderlo. Se fosse questa trattativa ad andare in porto, Suning potrebbe rimanere sul ponte di comando nerazzurro, con una quota di maggioranza. Viste le difficoltà economiche di esportare capitali dalla Cina, non sembra la soluzione più probabile anche nell’ottica di un nuovo pesante passivo nel bilancio 2020-21. Tanto più che di qui a fine stagione scatteranno una serie di scadenze non aggirabili, pena l’esclusione dalle prossime coppe europee".