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L'Inter rompe gli indugi. Secondo il Corriere dello Sport, i nerazzurri faranno il possibile per portare a Milano Diego Simeone e stanno verificando se esistono i margini per convincerlo a lasciare l’Atletico con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto (giugno 2018). Il Cholo è insieme a Conte il grande obiettivo, ma se l’ex ct della Nazionale ha rimandato qualsiasi discorso sul suo futuro anche con il Chelsea alla fine della Premier (o comunque a dopo la certezza matematica del trionfo), la situazione dell’argentino potrebbe smuoversi prima.
FATTORE CHAMPIONS - Molto dipenderà dalla Champions: se i colchoneros raggiungeranno la finale, qualsiasi sia il risultato di Cardiff, l’avventura di Simeone è destinata a volgere al termine. Perché, sia con la terza sconfitta in finale sia con l’agognato trionfo, il ciclo sarebbe comunque concluso. Il 10 maggio dunque tutto sarà più chiaro.
IL BLOCCO DEL MERCATO - Ieri l’Atletico ha discusso davanti al Tas il ricorso per togliere il blocco del prossimo mercato estivo imposto dalla Fifa dopo le irregolarità commesse nel tesseramento di alcuni minorenni stranieri. Il Real Madrid, “congelato” nella scorsa finestra invernale come del resto l’Atletico, ha già ottenuto lo sconto e a giugno potrà tornare a fare acquisti. Il presidente biancorosso Enrique Cerezo spera di avere lo stesso trattamento perché se non potrà comprare, trattenere Simeone sarà impossibile. Anche se l’allenatore non più tardi di una settimana fa ha postato sui social una foto insieme alla fidanzata nel nuovo stadio con la scritta: «Questa sarà la nostra nuova casa».
L'OFFERTA - L’Inter ha pronta per lui un’offerta da 4 anni con stipendio in doppia cifra (bonus compresi) e pieni poteri: la proprietà non ne fa una questione di soldi, tanto da poter addirittura invitare Simeone stesso a decidere l’ordine di grandezza dell’ingaggio. L’amicizia che lega il Cholo a Zanetti (Simeone a Milano va sempre a mangiare nel ristorante del vice presidente) può dare la spinta. L’alternativa è Spalletti che ha un vantaggio: quello di essere senza contratto. Jardim invece è legato al Monaco.
(Corriere dello Sport)
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