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Inter, ora Inzaghi ha una missione. “Calhanoglu? A difesa di Simone c’è da dire…”

Marco Astori

Riannodare il filo da dove si è spezzato, cioè al minuto 30' del secondo tempo di un derby fin lì in gran parte dominato e poi perso in tre minuti

"Riannodare il filo da dove si è spezzato, cioè al minuto 30' del secondo tempo di un derby fin lì in gran parte dominato e poi perso in tre minuti di smarrimento". Apre così il focus di Repubblica sul momento dell'Inter, uscita sconfitta ieri nel derby contro il Milan. Non c'è tempo ad Appiano per leccarsi le ferite, come spiega Repubblica: "È questa la missione di Simone Inzaghi, che dovrà essere bravo a trasformare la sconfitta di San Siro con il Milan in energia e motivazione per la sua squadra.

Se le sostituzioni di Perisic e Lautaro come abbiamo visto erano inevitabili, le maggiori critiche all'allenatore arrivano per la decisione di togliere Calhanoglu e sostituirlo con Vidal. A difesa di Inzaghi bisogna dire che il turco era ammonito e nervoso, gli ex compagni milanisti non lo trattavano certo coi guanti, e l'allenatore temeva potesse essere espulso.

Quanto a Vidal, che in altre gare era entrato dalla panchina concentrato e in palla, nel derby ha sicuramente deluso. Brozovic e Dumfries sono stati sostituiti a cose fatte. E viene da chiedersi: ce n'è abbastanza per mettere sul banco degli imputati un allenatore che, senza potere contare su Lukaku e Hakimi, è primo in classifica in campionato, si è qualificato con un turno di anticipo agli ottavi di Champions ed è in corsa in Coppa Italia?", conclude il quotidiano.