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Oscar dos Santos Emboaba Júnior è uno dei nomi da mesi accostati all'Inter per la rifondazione della prossima estate. Meglio conosciuto come Oscar, centrocampista offensivo classe 1991 dell'Internacional di Porto Alegre, il campione del Mondo Under 20 è stato compagno di squadra di Juan Jesus, con il quale ha vinto proprio il titolo mondiale, decidendo la finale con una sontuosa tripletta.
Ora Oscar torna di moda per l'Inter del futuro, un'Inter che in molti continuano a disegnare senza Sneijder. Ma Oscar è al centro di un aspro contenzioso giudiziario tra il San Paolo (proprio la società di Lucas) e l'Internacional di Porto Alegre.
Oscar, cresciuto proprio nel San Paolo, aveva firmato nel 2007 un contratto di tre anni con il club del presidente Juvenal Juvencio, cosa vietata dalla Fifa per i giocatori non maggiorenni. Infatti Oscar nel 2009 impugna questo contratto (non appena raggiunta la maggiore età) e poi nel 2010 si trasferisce all'Internacional di Porto Alegre, alla naturale scadenza del precedente accordo.
Ora un tribunale del Lavoro ha stabilito che il contratto di Oscar col San Paolo è valido e che il giocatore deve tornare di proprietà del club paulista. Ma l'Internacional sta continuando a schierare il centrocampista (con rischi di penalizzazioni e partite perse a tavolino) e ha annunciato battaglia legale. Nel contratto col San Paolo, che scadrebbe a dicembre 2012 (il Tribunale l'ha infatti prolungato di due anni rispetto alla precedente scadenza del 2010, dal momento che il San Paolo non l'ha potuto utilizzare) è però presente una clausola di 5 milioni di euro, che l'Internacional non vuole pagare.
E allora in Brasile si comincia a spargere la voce di una possibile cessione all'estero del giocatore, che potrebbe soddisfare entrambe le società e che potrebbe altresì soddisfare il calciatore, che l'Europa la sogna come tutti i brasiliani.
E qui si inserisce l'Inter, che secondo la Gazzetta sarebbe disposta ad investire quasi 15 milioni sul ragazzo. Tribunali permettendo.
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