Inter, è la miglior partenza di Inzaghi: il segreto di oggi emerge nel confronto col passato

Il tifoso è esigente per definizione. Sopratutto quello dell’Inter, abituato a pensare in grande e a sognare sempre di raggiungere il massimo. Perfino in annate come quella che stiamo vivendo capita che qualcuno storca il naso di fronte anche al più fisiologico e innocuo incidente di percorso. L’aula del tribunale social è sempre aperta, sul banco degli imputati c’è sempre folla. Ma Simone Inzaghi non teme neanche la più severa delle critiche, forte di un lavoro che ha proiettato con pieno merito la sua squadra al primo posto in campionato e agli ottavi di Champions League per la terza volta di fila.

I meriti del tecnico dell’Inter balzano agli occhi ancor di più davanti al confronto tra i numeri di questo avvio di stagione e le due precedenti sulla panchina nerazzurra. Dopo 17 gare l’Inter è prima in classifica a quota 44, con 4 punti di vantaggio sulla Juventus. 41 gol segnati, appena 7 i subiti. L’anno scorso Lautaro e compagni avevano 10 punti in meno ed erano terzi in classifica (37 gol segnati, addirittura 24 i subiti) a -3 dal Milan e -10 dal Napoli capolista.

Era andata meglio nella stagione 2021/22, la prima di Inzaghi ad Appiano Gentile. Anche in quel caso i nerazzurri erano primi in classifica, a quota 40 però e con appena un punto di vantaggio sul Milan. I gol segnati erano 43, quelli subiti 15, comunque più del doppio rispetto a oggi. Ci troviamo quindi di fronte a una squadra che, pur costretta a destreggiarsi tra le insidie delle ultime sessioni di mercato, non ha di certo perso ambizione e determinazione. I nerazzurri danno l’idea di aver imparato dai propri errori: l’equilibrio raggiunto tra gol fatti e subiti è il vero segreto che demolisce anche la più severa critica. Il tribunale social stavolta dovrà farsene una ragione.

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