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Questo sottile esercizio psicologico, verrà accompagnato anche da un preciso programma fisico: le gambe non girano come qualche mese fa e l’obiettivo è recuperare brillantezza proprio in vista del viaggio a Riad. Tra il 19, data della semifinale con la Lazio, e l’eventuale finale del 23 si assegna il primo trofeo stagionale. L’Inter ha in bacheca le ultime due Supercoppe, fare tris è una tentazione troppo grande", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Festeggiare un trofeo, poi, avrebbe il potere di moltiplicare l’entusiasmo, proprio ciò che serve sia nella partita a scacchi in campionato con la Juve sia nella probabile guerra di nervi negli ottavi di Champions col Cholo. Nel cronoprogramma di Appiano è inserita ovviamente la doppia sfida con l’Atletico. Tra l’andata a San Siro del 20 febbraio e il ritorno del 13 marzo a Madrid c’è un calendario un po più morbido rispetto a quello delle prossime settimane".
"Nello specifico, trasferta a Lecce, in casa il recupero con l’Atalanta e la sfida col Genoa, e poi un’altra trasferta a Bologna. Nella lista dei desideri nerazzurri in testa resterà sempre la seconda stella, ma nessuno sottovaluta l’importanza del cammino europeo. Non c’è solo l’incentivo economico, comunque importante, ma pure quello simbolico e del prestigio. Uscire al primo turno di eliminazione diretta dopo aver raggiunto l’ultima finale sarebbe una delusione. Anche per questo è iniziata la grande operazione di ricarica psico-fisica. Gennaio e febbraio, storicamente, non sono i mesi più cari a Inzaghi, abituato a rallentare di inverno per riemergere con prepotenza in primavera, ma l’Inter al completo può battere pure quest’altro tabù", scrive Gazzetta.
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