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Inter per l’impresa epica. Ma grazie già ora: alla faccia di chi rideva ai sorteggi

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: Inter a caccia dell'impresa più grande di sempre. Ma nessuno cancellerà il percorso

Grazie. Solo e semplicemente grazie. Per un sogno che ci avete regalato, per un cammino fantastico contro ogni previsione. Perché a prescindere da come andrà, il percorso resta. Così come i sorrisi stampati di chi al momento dei sorteggi godeva per averci visto pescare nell’urna con Bayern e Barcellona.

Perché nessuno avrebbe ipotizzato di passare un girone di ferro e se l’avete fatto è perché siete stati bravi a crederci e guadagnarvelo andando a giocare anche a Barcellona per vincere. Perché il percorso Champions, a parte la sfida di San Siro col Bayern, è stato sempre di qualità, giocato all’attacco con mentalità europea.

E fa niente se qualche grande ex ha sempre sminuito la vostra forza ed il vostro modo di giocare evidentemente obnubilato dai colori della maglia. Perché partita dopo partita, le critiche che potenzialmente potevano essere lette con spirito critico si trasformavano in preconcette e strumentali. Più proseguivano più la squadra le sgretolava a colpi di prestazioni vincenti e convincenti.

Finalmente avete cambiato il corso degli eventi restituendo fiato a milioni di tifosi nerazzurri con una doppia vittoria nell’euro derby senza attenuanti in una doppia sfida correttissima e ben giocata sul campo nonostante le tensioni che si portava dietro. Che ha fattoil paio con un’altrettanto schiacciante vittoria in Supercoppa a Riad sempre contro i cugini.


La vittoria in Coppa Italia, battendo la Juve in semifinale, è stata la ciliegina sulla torta di un percorso in crescendo che ci ha accompagnati a Istanbul. Dove a prescindere da come andrà non potremo che ringraziarvi.

Neppure la macchia delle 12 sconfitte in campionato cancellerà, per quanto mi riguarda, il percorso di questa stagione. Che poi, se allarghiamo il discorso alle coppe, scopriamo che le altre dirette concorrenti hanno lo stesso numero di sconfitte se non superiori (Napoli a parte). Ma vabbè.

Contro il City, costruito per vincere senza badare a spese, partiamo da sfavoriti ma non sconfitti. Tutte le pressioni sono sulle loro spalle, l’Inter da underdog può scendere in campo con la consapevolezza di aver di fronte la squadra più forte del mondo e comunque vada nessuno potrà imputarle nulla.

Occhio però. Questo nn vuol dire che si scenda in campo da vittima sacrificale. La differenza è sostanziale. E semmai dovesse arrivare l’impresa, si entrerebbe in una dimensione mistica, che andrebbe a fare il paio con la follia insita nel DNA nerazzurro.