Dopo l'uscita dall'Europa, l'Inter ha un solo grande obiettivo: lo scudetto. La squadra di Conte ora deve puntare dritto al titolo nazionale che manca da tanti anni e non può permettersi altri errori. L'Inter si è ricompattata il giorno seguente la grande delusione, ha fatto gruppo e ha dichiarato espressamente di puntare dritta al campionato.
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Inter spalle al muro, basta alibi: esiste solo il piano S. Squadra compatta, Conte deve riscattarsi
Fuori dall'Europa l'Inter deve puntare dritta al campionato e vincerlo, non ha più scuse e potrà preparare una gara a settimana da gennaio
"Il tempo delle riflessioni è già terminato. È bastato un giorno di analisi collettiva e un confronto ad Appiano tra dirigenza e tecnico, necessario dopo il pesante passo falso in Champions per ricompattarsi e voltare pagina. Immediatamente. Il presidente Steven Zhang ha confermato la totale fiducia nell’allenatore ed esortato i giocatori a dare il massimo. Che da Cagliari in poi è facilmente traducibile in «testa al campionato e proviamo a vincere». Insomma, anche la squadra adesso è spalle al muro e deve tirare fuori gli attributi per rimediare all’inattesa eliminazione europea. Non saranno più concessi alibi. E senza bisogno di traduzioni, i giocatori nerazzurri se lo sono detti chiaramente. Basta guardare indietro e leccarsi le ferite. La delusione è tanta ma adesso tutta quella frustrazione va riversata in campo, dove l’obiettivo deve essere lo scudetto. Niente piani A o piani B, nello spogliatoio nerazzurro esiste soltanto il Piano S, come è emerso dalle parole postate giovedì pomeriggio da Arturo Vidal sui social", spiega La Gazzetta dello Sport
"Il messaggio di Vidal assume ancor più valore considerando il palmares del cileno: 8 campionati vinti nelle ultime 9 stagioni tra Juve, Bayern e Barcellona. Se c’è un capopopolo per la missione, quello deve essere proprio re Arturo, il guerriero preferito da Conte. Gli elementi per credere nello scudetto ci sono tutti, a partire dalla possibilità di vivere in funzione di una partita a settimana da gennaio in poi, cosa che spesso gli allenatori delle big invidiano alle “piccole” e che in passato Conte ha saputo sfruttare al primo anno di Juve e al primo al Chelsea. Ecco, d’ora in avanti Antonio potrà preparare ogni sfida senza dover fare conti con stanchezza fisica o mentale dei suoi. Insomma, nello spogliatoio c’è convinzione, per tanti motivi. Ma per crederci fino alla fine saranno necessari dei cambiamenti drastici. Per svoltare serviranno almeno tre mosse: più gol di squadra, un ulteriore passo in avanti in personalità in alcuni elementi chiave e magari un aiutino dal mercato", si legge sul quotidiano
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