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Inter, la dirigenza studia il piano “salva Bastoni”: ecco chi dovrebbe andar via

Marco Astori

La dirigenza dell'Inter, dopo aver già perso un anno fa Hakimi e Lukaku, si trova nella scomoda posizione di dover fare i conti

Alessandro Bastoni è stato chiaro: non ha alcuna intenzione di andare via dall'Inter. Come Simone Inzaghi non ha alcuna intenzione di privarsi del suo gioiello in difesa e ha chiesto al club di tornare altri modi per racimolare l'attivo di mercato. Ed è scattato quindi, spiega Tuttosport, il piano "salva Bastoni: "Vero che le strade del mercato sono infinite e le volontà dei giocatori cambiano repentinamente, soprattutto di fronte a offerte importanti da club blasonati ma Bastoni, così come Skriniar, Barella e Lautaro Martinez, hanno più volte dichiarato il loro senso di appartenenza e il desiderio di provare a prendersi una rivincita sul Milan nella prossima stagione. La dirigenza dell'Inter, dopo aver già perso un anno fa Hakimi e Lukaku, si trova nella scomoda posizione di dover fare i conti.

Cedere Bastoni - sempre che l'infortunio occorso ieri sera a Skriniar non stravolga tutto -, valutato non meno di 60 milioni, aiuterebbe moltissimo a sbrigare la pratica per questa sessione, potendo poi incrementare il gruzzolo con uscite minori che permetterebbero di svolgere le operazioni in entrata. La missione di Marotta e Ausilio è chiaramente dura: chiudere a più 60 senza cedere un big e parallelamente rinforzare la squadra con gli acquisti di determinati obiettivi (vedi per esempio Bremer), è compito davvero arduo. Ma come potrebbero fare i dirigenti nerazzurri?

Sicuramente andrebbero piazzati titolari meno imprescindibili come Dumfries a 35 milioni (Inzaghi saluterebbe con meno dolore l'olandese rispetto a Bastoni) e De Vrij (15-20). Poi andrebbero venduti bene i giovani e i giocatori in esubero, da Pinamonti valutato 20-25 milioni, a Sensi (15), passando per Radu , Lazaro e Dalbert. E per aiutare potrebbe finire sul mercato anche Gagliardini. Il tutto ricordando i benefici che porteranno alle casse e al monte ingaggi (che andrà abbassato del 15%) la fine dei contratti di Perisic, Vecino, Ranocchia e Kolarov, oltre ovviamente ai cileni Vidal e Sanchez che andranno però liquidati".