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Inter, il player trading funziona. E Marotta sta per chiudere altri due colpi

Matteo Pifferi Redattore 
L'Inter vende ma i nuovi oggi rendono di più: merito di Inzaghi e delle scelte azzeccate della coppia Marotta-Ausilio

In estate l'Inter ha fatto una vera e propria rivoluzione, cambiando praticamente metà squadra tra entrate e uscite ma, grazie al lavoro di Inzaghi e quello della dirigenza, il campo ha dimostrato come i nerazzurri siano riusciti ad abbreviare i tempi di adattamento e produrre sin da subito un gioco efficace e di qualità.

"Il gioco funziona che è una meraviglia, in termini inglesi è il player trading, in altre parole la necessità di vendere ogni volta almeno un interprete di livello, o di rinunciarvi per cause di forza maggiore, unita alla capacità di rimpiazzarli senza mai che il conto risulti troppo salato. Addirittura, in certi casi è addirittura dolce. L’elenco è ormai lungo. Vuol dire che siamo fuori dall’occasione e siamo dentro il razionale. Vuol dire che il gioco è ben studiato e non è legato alla fortuna del singolo giocatore che esplode. Vuol dire programmazione, in una parola semplice. Inzaghi ha fatto riferimento alle cessioni che la sua Inter ha dovuto fronteggiare. Sicuri che i sostituti siano peggiori di quelli che hanno salutato? No, proprio no", sottolinea La Gazzetta dello Sport che ricorda come Calhanoglu non stia facendo rimpiangere Brozovic, come Skriniar sia stato sostituito egregiamente da Pavard e, ancora, Dimarco che ha preso il posto di Perisic. Ultimi, ma non per importanza, Thuram al posto di Lukaku e Sommer tra i pali al posto di Onana.

"Programmazione vuol dire anche leggere prima le uscite, certo. Sugli addii di Brozovic e Onana, per dire, l’Inter ragionava dallo scorso inverno, non sono state sorprendenti. Come ora sta facendo con Dumfries: non c’è certezza, dipenderà dalle offerte. Ma intanto l’Inter ha già portato a casa il sostituto dell’olandese, perché Buchanan questo rappresenta, ancor più che il cambio pratico in rosa di Cuadrado. Marotta e Ausilio devono fare i conti per bene. L’autofinanziamento, almeno in termini di mercato, è nei fatti. E allora andare sui parametri zero è un obbligo ancor più che una scelta. Ecco perché, nel meccanismo perfetto, nella luce liquida di cui sopra, è giusto già oggi citare Zielinski e Taremi. L’Inter li ha in pugno, due titolari aggiunti, altri due parametri zero bloccati, per i quali ormai mancano solo le firme. Un attaccante che sostituirà presumibilmente Sanchez, destinato a lasciare. E un centrocampista che in estate prenderà il posto di due giocatori ai margini del progetto: Sensi, peraltro a un passo da Leicester, e Klaassen. Ecco, dietro la grande bellezza di Riad c’è un orologio che scandisce tutto alla perfezione", chiosa la Rosea.



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