L'Inter di Conte è partita alla grande in campionato, con 7 vittorie e una sola sconfitta, un po' meno bene in Champions League. Ma dopo il brutto esordio con lo Slavia Praga e la partita sontuosa al Camp Nou che non ha portato punti, finalmente è arrivata la prima importante vittoria contro il Borussia Dortmund. Il gruppo Inter sta andando alla grande, ma in questo momento sono 4 gli elementi che stanno dando qualcosa in più alla causa, secondo Gazzetta.it:
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L’Inter cala il suo poker d’assi anche per la Champions. In quattro per la svolta europea
Prima vittoria in Champions per l'Inter che si rilancia in vista degli ottavi grazie alle prestazioni di 4 personaggi
CONTE - "Il rischio di abbruttirsi dopo la delusione Barcellona e Juventus era molto alto e invece il tecnico ha usato al meglio la sosta per resettare e ripartire. Nel modo più giusto, con l’approccio mentale che serviva. E se a Reggio Emilia sono mancati gli ultimi 20 minuti, con il Borussia la sua Inter è stata di granito, colpendo quando serviva e quando doveva. Merito di Conte, di come è entrato nella testa dei suoi giocatori".
LAUTARO - "Il nuovo Lautaro è in prima pagina come è giusto che sia. Da bomber di scorta dell’era Icardiana ad attaccante dal peso specifico importante: ecco l’evoluzione del Toro. Che ha fatto 5 gol nelle ultime 4 partite, ma non solo. Peccato per il rigore sbagliato con il Dortmund, però l’argentino è oramai un giocatore totale: adesso che inizia a segnare sono guai... per gli avversari".
ESPOSITO - "Esposito è la figurina più sorprendente dell’Inter di coppa. Senza presunzione ma con la faccia di chi ha fame anche se ha debuttato in Champions ad appena 17 anni e 113 giorni, Seba si è preso la scena nel momento più difficile sostituendo il totem Lukaku. La discesa che ha dato il rigore è da giocatore di grande maturità... anche se diventerà maggiorenne solo il 2 luglio. Se il buon giorno si vede dalla Champions, l’infortunio di Sanchez ha regalato un giocatore già pronto, che può essere importante proprio come Antonio ha sempre detto. Niente fretta però, perché non sarà sempre così. Seba dovrà tenere i piedi per terra e San Siro - che già lo ama - lo porterà in alto".
BARELLA - "Un altro che al Meazza oramai gioca da padrone di casa è Nicolò Barella. L’ex Cagliari è entrato in punta di piedi nel mondo Inter, ha aspettato di prendere i giri giusti e ora è l’anima della squadra. Cuore, polmoni, gamba: quando il pallone diventa bollente, lui c’è sempre. Anche in Champions, come se fosse un veterano. Di soli 22 anni".
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