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Inter, prelazione morale su Retegui: “E Ausilio può calare un asso per chiuderla”

Marco Astori Redattore 

L’Inter da mesi lavora a fari spenti sul giocatore, anche per la consapevolezza che il parco attaccanti andrà rinnovato

E' Mateo Retegui il primo obiettivo dell'Inter per rinforzare l'attacco della prossima stagione. Joaquin Correa è infatti in uscita, Edin Dzeko in scadenza e un eventuale rinnovo del prestito di Romelu Lukaku andrà discusso col Chelsea a giugno. Ecco perché, come scrive Tuttosport, il club nerazzurro sta lavorando per chiudere il prima possibile l'attaccante classe '99: "L’Inter da mesi lavora a fari spenti sul giocatore che a gennaio era stato un passo dall’Udinese anche per la consapevolezza che il parco attaccanti andrà rinnovato, questo a prescindere dalla qualificazione alla Champions che verrà.

Propedeutico all’inizio della trattativa il riscatto, da parte del Tigre, del 50% del cartellino che è proprietà del Boca Juniors (valutata 2,5 milioni: al club xeneize resterà comunque pure una percentuale sulla rivendita). Se a gennaio il centravanti poteva essere acquistato per una decina di milioni - prosegue Tuttosport -, ora ne vale già il doppio e il Tigre - ovviamente - punta ad alimentare l’asta. In tal senso, da qualche settimana ha trovato sponda nell’Eintracht Francoforte che, rassegnato a perdere Kolo Muani (nel mirino di Bayern e Psg), ha individuato proprio nell’oriundo il sostituto ideale, nella speranza che Retegui possa ripercorrere le tracce del francese, protagonista pure del Mondiale in Qatar.

L’Inter, dal canto suo, sa che la preferenza di Retegui e del suo entourage va al campionato italiano, però certamente - alla luce dei tanti movimenti intorno al ragazzo - non può sperare di giocare al risparmio nella trattativa. Ausilio può comunque calare un asso, vale a dire Facundo Colidio che i nerazzurri hanno prestato proprio al Tigre, mossa che - ovviamente - facilita i discorsi tra i due club. Quello che però all’Inter serve, è il tempo: in questa fase è difficile muoversi (il budget per il mercato è legato al 4° posto) e, nel malaugurato caso in cui non dovesse essere centrato l’obiettivo, prioritario sarà vendere prima di acquistare.

L’Inter però non molla la presa: Baccin ha visionato Retegui tanto in Argentina quanto in Nazionale e i contatti con l’entourage del ragazzo sono molto frequenti. E in questi il club nerazzurro si sarebbe garantito una sorta di “ius primae noctis” calcistico: prima di prendere ogni decisione, l’Inter verrà informata. Una sorta di “prelazione morale” che può essere decisiva, come peraltro accaduto ai tempi con Lautaro, strappato dalle grinfie dell’Atletico anche grazie ai rapporti tra il mondo nerazzurro e Diego Milito, allora dt del Racing Club, conclude il quotidiano".