Perdere il proprio condottiero (Conte), il proprio bomber e leader (Lukaku), la freccia in grado di scardinare le difese avversarie (Hakimi): rinunce forzate che, probabilmente, avrebbero sconvolto qualsiasi squadra. L'Inter, tuttavia, sembra essere riuscita ad assorbire al meglio il colpo, ed è rimasta competitiva grazie alle idee della propria dirigenza, che ha puntato con decisione su Simone Inzaghi e che ha dimostrato inventiva e risolutezza in sede di mercato. Scelte che, come scrive La Gazzetta dello Sport, permettono ai campioni d'Italia di essere ancora competitivi: "È servita lucidità, per scegliere Inzaghi. Freddezza, nell'aspettare Dumfries e agganciare Correa. E rapidità, nel correre da Calhanoglu e Dzeko. L'Inter ha imboccato una strada. Se le scelte saranno state vincenti, lo dirà il tempo, in fondo siamo all'alba della stagione".
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Il feeling con Inzaghi, le scelte di mercato: è ancora un’Inter che punta al top
Il nuovo corso dei nerazzurri campioni d'Italia è partito con due vittorie nelle prime due gare di campionato
Inzaghi, feeling immediato
"L'Inter ci crede, si diverte, ha stimoli non ridotti ma anzi rinforzati dalla vittoria dell'ultimo scudetto. E questo è un merito da ascrivere all'allenatore. [...] Inzaghi è riuscito subito a trovare le frequenze giuste per dialogare con il gruppo. E qui non serve aspettare: si capisce in poco tempo se la musica è giusta, se il segnale arriva bene. [...] Inzaghi ha già messo in tasca il feeling con un gruppo che usciva da due anni «pieni» di Antonio Conte, allenatore che aveva fatto proprio del legame con i suoi giocatori il comandamento numero uno della sua storia nerazzurra. Il fatto che Inzaghi abbia goduto di un inserimento rapido, indolore, meglio ancora vincente, è un segnale di qualità. Un attestato, appunto. Ed è figlio di un tecnico entrato senza voler cancellare il tanto di buono che è stato fatto. Ma allo stesso tempo ha inserito in fretta su una base già vincente i suoi concetti".
Mercato oculato
"Dumfries è stato il primo nome entrato nella testa dell'Inter non appena capito che Hakimi sarebbe andato al Psg. Solo che non c'era la disponibilità economica per affrontare la trattativa. [...] Poi, una volta incassato il jackpot Lukaku, l'Inter ci ha messo un secondo per chiudere l'affare legato all'olandese.
[...] Dal dramma sfiorato all'intuizione di mercato. La prima mossa dell'estate nerazzurra è stata un'idea nata in una notte di inizio estate e diventata acquisto in meno di quarantotto ore: Calhanoglu, svincolato, soffiato al Milan per mettere in fretta una toppa – di qualità – all'assenza forzata di Eriksen, che Inzaghi pensava di sfruttare alla Luis Alberto.
[...] L'Inter ha avuto il pregio di prendere una strada diversa. Non ha cercato un uomo che potesse sostituire Lukaku. Ha inseguito e preso due giocatori in grado di darle alternative tecniche credibili. Dzeko è il centravanti che tutto sa fare e che con Lautaro sa completarsi alla perfezione. [...] E poi c'è Correa, in ogni caso. [...] Con Dzeko e Correa l'Inter è andata sul sicuro: non c'era lo spazio per le scommesse, serviva gente certa con una missione certa".
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