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"Quando una stagione inizia male c’è poco da fare, anche perché quando tutto sembra migliorare accade sempre qualcosa di negativo a rimettere tutto in discussione. L’infortunio di Sanchez in Nazionale non ci voleva, così come lo stop di Lukaku post Champions. L’highlander nerazzurro, l’imprescindibile di Conte, il trascinatore. È un’assenza che pesa quanto Lukaku in persona e forse anche di più visto l’imprescindibilità del giocatore, ma bisogna fare di necessità virtù e guardare avanti. Ovviamente peserà anche quanto non fatto sul mercato, perché oggi che ti viene a mancare l’attaccante belga, tutti aprono gli occhi su quanto sarebbe stato doveroso fare in estate.
"Non può bastare Sanchez come terza punta sapendo delle difficoltà fisiche del cileno. Inutile metterci delle pezze alias Perisic e Pinamonti. Del resto la loro utilità si è tastata con mano proprio con lo Shakhtar. Se arriverà un attaccante di peso a gennaio è difficile dirlo oggi, magari si riuscirà a definire con Gervinho, che ha caratteristiche ben diverse dal gigante belga. Anche Giroud resta un nome caldo. Ma bisognerà capire se si riuscirà ad incastrare la cosa soprattutto in termini economici.
I PROBLEMI DI CONTE
"È incredibile che da inizio stagione Conte non abbia mai avuto la squadra al completo, che non abbia mai potuto lavorare con una rosa ottimale anche dal livello psicofisico, ma non si è mai nascosto di fronte alle proprie responsabilità. Fa specie come si punti sempre il dito contro di lui, come se nei confronti del tecnico leccese ci siano obblighi imprescindibili con la parola ‘fallimento’ sempre pronta a fare capolino. Da altre parti ci sono lande con deficit di punti ai quali però è concesso tutto il tempo del mondo.
"Solletica come nascano discussioni aperte sul fuorigioco millimetrico, se siano da fischiare, se sia corretto annullare il gol in fuorigioco millimetrico o addirittura se non sia il caso di cambiare la regolamentre in passato quando in altre partite altrettanto importanti (vedi derby milanese) il gol in fuorigioco millimetrico di un ex attaccante nerazzurro veniva catalogato frettolosamente con ‘decisione giusta’ o ‘c’è un regolamento..’.
LA MOVIOLA A COMANDO
"Quindi oggi scopriamo che le riflessioni si aprono in base a chi viene annullato il gol in fuorigioco millimetrico non in base alla regola fissa. Interessante. Così com’è interessante notare come alcune situazioni di gioco vengano fatte vedere e rivedere mentre altre no.
"A Genova per esempio, c’è un tocco di mano evidente di un genoano su cross di Perisic, con braccio molto largo. Avete visto un replay? Avete visto una riga su qualche importante quotidiano nazionale?Per non parlare del fallo su Lukaku. Abbiamo sentito addirittura parlare di ‘simulazione’. Ora io capisco tutto e rispetto le considerazioni di chiunque soprattutto di chi ha giocato a calcio ad alti livelli, ma parlare di simulazione vuol dire non aver mai visto giocare Lukaku. Uno che subisce di tutto e non si lamenta mai.
"Vuol dire non conoscere il modo di stare in campo del belga, non seguirne le partite. Perché se c’è un giocatore che non ha la simulazione nelle corde è proprio lui. Che per principio cerca di restare sempre in piedi. Ripeto basta guardare le sue partite, non ci vuole molto. Discorso a parte meriterebbe la VAR, ma sinceramente a questo punto non ha neppure più molto senso continuare ad usarla per quello che stiamo vedendo sui campi di calcio.
IL SILENZIO DELL'INTER
"Con una squadra che difende arroccata davanti alla propria area di rigore e rinuncia a giocare è difficile sbloccare la partita. Lo dimostra il fatto che una volta sbloccata la squadra di Conte si scioglie e vince in scioltezza. Se avessero fischiato almeno uno dei due rigori che c’erano probabilmente si sarebbe vista un’altra partita. Invece si è puntato il dito sul tecnico e sulla prestazione di Eriksen. Perché questi sono ormai gli argomenti. Anche stavolta però il silenzio è assordante da parte di chi dovrebbe intervenire perché soprattutto quando si vince bisogna difendersi nei giusti modi. Invece l’idea è che ci sia una società che non abbia una grande propensione.
"Anche in Champions non siamo stati fortunati con gli arbitri. Un anno fa a Barcellona in una gara dominata ai nerazzurri fu negato un rigore sacrosanto su Sensi con la squadra in vantaggio per 1-0. Si fosse andati sul 2-0 magari il percorso europeo sarebbe stato diverso. Con lo Shakhtar, al di là dei due legni e delle occasioni da gol create e sprecate, c’era un rigore evidente su Lukaku ma anche qui nonostante la VAR nessuno è intervenuto nel silenzio generale. Possibile? Poi ci si chiede perché Conte sia così serafico nelle conferenze stampa.
"Perchè giratela come volete ma alla fine in un modo o nell’altro l’obiettivo è sempre uno. Da noi, da altre parti sarebbe il punto di forza.
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