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Inter, quattro motivi per cui Inzaghi può sorridere. E un solo piccolo neo

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

L'analisi di Fcinter1908.it dopo la netta vittoria della squadra nerazzurra ieri pomeriggio al Meazza contro la Fiorentina

E' già la solita Inter. Decisamente più nel bene, ma anche in qualche piccolo difetto da limare che Simone Inzaghi conosce ormai a memoria. Quella che il popolo nerazzurro ha apprezzato e amato nella magica cavalcata europea nella seconda parte della scorsa stagione. Ora riesce a ripetersi anche dentro i confini, nonostante contesti tattici talvolta differenti e avversarie meno disposte a concedere spazio nella propria trequarti. La Fiorentina di Italiano, aggressiva e pronta ad accorciare puntualmente in avanti, da diversi punti di vista ha rappresentato per i nerazzurri il primo vero banco di prova dell'anno. Superato a pieni voti sotto lo sguardo critico del Meazza.

I 90' di ieri pomeriggio, incastonati in un tramonto imbottito di beneaugurante rosso, sono la conferma di ciò che si era già visto nelle prime due uscite di campionato. L'Inter avrà anche cambiato qualche interprete, perso qualcosa in termini di esperienza e abitudine a disputare certe gare, ma non ha neanche minimamente smarrito la sua identità. Si è rinnovata, ha trovato maggiori stimoli e affilato ulteriormente i denti, desiderosa di azzannare qualsiasi avversario. Perché ha fame, di macinare punti e portare a casa risultati, nell'anno in cui la seconda stella è obiettivo sì da sudare, ma decisamente alla portata.

Inter, un solo neo in una serata perfetta

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La gara contro i viola (che quest'anno daranno filo da torcere a molti) non presenta praticamente alcuna sbavatura. Confermata la ritrovata solidità difensiva (terzo clean sheet su tre), la disarmante abilità in fase di transizione e una forma fisica già buona ma destinata a migliorare ulteriormente. A questo è importante aggiungere le ottime risposte del reparto avanzato. I 4 gol segnati sono anche pochi rispetto alla mole di gioco e le occasioni create (per meriti evidentissimi dell'allenatore). Proprio questo, in parte, rappresenta l'unico microscopico neo: la supremazia nerazzurra avrebbe meritato risultato ben più rotondo già nel primo tempo, terminato soltanto 1-0.

Ora la sosta, poi verrà il bello. Sul 2-0 ieri il tifo ha già iniziato a pensare in parte al derby di sabato 15. Col passare dei giorni diventerà sempre più chiodo fisso in tutto l'ambiente. Il Milan a Roma ha dimostrato di essere sul pezzo, l'Inter in 48 ore ha subito chiarito di non essere assolutamente da meno. Il confronto diretto arriva solo alla quarta giornata, ma mette in palio una prima importante sterzata. Inzaghi e i suoi hanno tutto per allungare la striscia più che positiva.



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