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Getty Images
In questa prima parte di stagione si è vista un'Inter dai due volti. Una squadra sfilacciata, senza anima che passava in vantaggio e si faceva rimontare. Dalla Roma in poi le cose sembrano cambiate e lo testimoniano le due partite col Barcellona, oltre alla gara col Sassuolo. Simone Inzaghi è stato capace di ricompattare il gruppo e guidarlo fuori dalle sabbie mobili. "Dopo una settimana a sentir parlare di arbitraggi e di autobus parcheggiati davanti alla porta, Simone Inzaghi ha dimostrato di essere un grande incassatore. La ferita blaugrana della semifinale 2010 è stata riaperta, stavolta con un pareggio che apre l’autostrada degli ottavi ai nerazzurri", sottolinea il Corriere della Sera.
"L’Inter si è presentata al doppio confronto senza Lukaku e Brozovic, oltre a Correa, assente al ritorno. Senza piani B, Inzaghi ha dato un segnale forte alla squadra, inserendo subito la formazione più adatta alle ripartenze, coi due attaccanti superstiti e Dumfries-Dimarco sulle ali, senza ricambi offensivi in panchina: «Se avessi tolto un attaccante in partenza, avrei dato un messaggio sbagliato» ha spiegato Simone, che quando c’è da parlare di «svolta» usa il condizionale. E non solo perché bisogna battere il Plzen in casa per raggiungere gli ottavi di Champions. Ma perché è meglio stare sul pezzo in campionato".
"Ed è meglio per l’Inter anche tenere il blocco difensivo basso, per non dare spazio alla profondità. Rinascere vuol dire anche avere una condizione fisica in netto miglioramento per poter aggredire, recuperare palla e ripartire con pochi tocchi, intelligenti, con Calhanoglu che da vice Brozovic sta dando più qualità. La botta di autostima va capitalizzata per la rimonta in campionato, dove il ritardo di otto punti dal Napoli è già notevole. L’Inter contro la squadra di Nicola ha solo un risultato a disposizione e sarà lo stesso anche con Fiorentina e Samp. Poi andrà a Torino contro la Juve per un bivio non da poco. Bologna e Atalanta completano il quadro pre Mondiale. Con l’obiettivo di avere a metà novembre un distacco meno ampio dalla vetta. Il 4 gennaio pare lontano ma per la A è dietro l’angolo. Lì inizierà un altro campionato. E sarà subito Inter-Napoli".
(Corriere della Sera)
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