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Inter-Real Sociedad lascia un messaggio chiarissimo: nella testa dei nerazzurri c'è principalmente la seconda stella da conquistare, sopra qualsiasi cosa. E lo confermano le scelte operate sin qui da Simone Inzaghi, che ha sempre operato importanti rotazioni in Europa e non in campionato, e che anche contro gli spagnoli ha sostituito quello che era nettamente il migliore in campo, ovvero il sopracitato Thuram, seguito poi dall'uscita dal campo di Dimarco e Calhanoglu, giocatori che se insegui la vittoria ad ogni costo non togli mai. E non lasci fuori Lautaro, il tuo uomo migliore, e Barella nel match che scriverà il tuo futuro in Champions League. Ma la sostituzione del francese, ribadiamo, è stato proprio il chiaro segnale che la testa si stava spostando a Roma. E anche se il tecnico dell'Inter nel postpartita ha negato, le scelte e l'atteggiamento in campo parlano chiaro: la Champions League è una tappa del percorso che vede al traguardo il ventesimo scudetto da conquistare.
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