L'Inter non va oltre a un deludente 0-0 sul campo della Sampdoria penultima e scivola a -15 dal Napoli: se mai ci fossero state ancora speranze di rimontare la banda Spalletti, questo risultato con ogni probabilità certifica la fine di qualsiasi sogno scudetto. Un'enorme occasione sprecata per i nerazzurri: non tanto, come detto, in ottica primo posto, ma perchè con una vittoria il vantaggio sulle terze sarebbe salito a 5 punti. Un piccolo ma comunque significativo margine sul quale basare la corsa alla qualificazione alla prossima Champions League, che vede coinvolte 5 squadre per 3 posti. Tutto da rifare, invece, contro un avversario che fin qui aveva ottenuto la miseria di 2 pareggi e ben 8 sconfitte davanti al proprio pubblico.
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Inter, occasione persa e regola confermata. C’è bisogno di tutti, ma da subito
La regola confermata
—Ancora una volta l'Inter si dimostra incapace di dare continuità ai propri risultati, fallendo l'appuntamento con un avversario sulla carta più che abbordabile subito dopo un grande successo. Una brutta abitudine diventata ormai una sorta di regola: batte il Napoli e poi pareggia con il Monza, vince la Supercoppa Italiana e poi perde in casa con l'Empoli, supera nuovamente il Milan ma si fa bloccare dalla Sampdoria. Come a testimoniare la fragilità emotiva di un gruppo capace sì di esaltarsi nelle grandi sfide, ma con la conseguenza di uscirne completamente svuotato, fisicamente e psicologicamente.
Un turnover non ancora possibile
—Infine, un accenno alle scelte iniziali di formazione: Inzaghi ha concesso un turno di riposo a Bastoni, Dimarco e Dzeko, regalando una chance dal primo minuto a Gosens e, soprattutto, a Lukaku. Il tecnico nerazzurro ha invocato a lungo la possibilità di effettuare rotazioni che, fra infortuni vari, non è mai riuscito a sfruttare in questa stagione. Adesso il gruppo è al completo, ma la realtà è che in questo momento non è ancora possibile fare turnover senza che la squadra ne risenta. Servono risposte, in particolar modo da 3 big: Lukaku, Dumfries (scivolato stabilmente alle spalle di Darmian e lontano parente del giocatore ammirato fino a pochi mesi fa) e Brozovic, sceso in campo nel secondo tempo del match contro la Sampdoria. C'è bisogno di tutti. Ma da subito, non fra un mese.
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