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“Costruita per lo scudetto”: Inter irritata per la bugia di Allegri. È solo la Juve che spende

La reazione dei dirigenti nerazzurri dopo le dichiarazioni del toscano: svilito il lavoro in economia col mercato sempre in attivo o parità.

Dopo il successo di Firenze per 1-0, firmato da Fabio Miretti, Massimiliano Allegri ha scaricato ancora una volta la pressione sulle avversarie, e in particolare sull’Inter.

"Inter, Milan e Napoli sono più attrezzate di noi, Abbiamo davanti una squadra (l'Inter, ndr) che è costruita da anni per vincere gli scudetti".

Le dichiarazioni dell’allenatore bianconero non sono passate inosservato a viale della Liberazione, sede del’Inter.

Le parole non sono affatto piaciute ai dirigenti nerazzurri, come rivela La Gazzetta dello Sport.

“L’affermazione "costruita da anni per vincere gli scudetti" ha dato più fastidio perché Marotta, Ausilio e Baccin conoscono le difficoltà con le quali hanno fatto i conti, dal 2021 in poi, per rimanere competitivi. Senza investimenti di mercato, ma anzi con la necessità di chiudere in attivo o al massimo in parità il bilancio”.

I numeri parlano chiaro:

“L'Inter ha chiuso la campagna acquisti-cessioni del 2021-22 con un attivo di un centinaio di milioni complici le cessioni di Lukaku (115 milioni) e Hakimi (68). […] Ha acquistato tra gli altri Correa (33), Gosens (25) e Dumfries (12,5), ma ha reinvestito poco più di un terzo dei ricavi e così ha dato ossigeno al bilancio del club, passato da un passivo di 245,4 milioni a uno di 140. In attivo, di una decina di milioni, anche la campagna trasferimenti 2022-23, caratterizzata dalle partenze di Pinamonti (20 milioni), Casadei (15) e Di Gregorio (4) e dagli arrivi di Lukaku (7,8 per il prestito), Asllani (14), Bellanova (3 per il prestito) più le commissioni per Onana e Mkhitaryan. In sostanziale parità invece il mercato della scorsa estate con gli incassi da Onana (se il camerunense raggiungerà un certo numero di presenze e lo United si qualificherà per la Champions la cifra salirà fino a 55 milioni), Brozovic (17,5), Gosens (13 più bonus) e di alcuni giovani (in tutto 22 milioni) e le spese per portare alla Pinetina Sommer (7), Frattesi (33 milioni), Thuram (8 di commissioni), Pavard (30 più 3 di bonus), Arnautovic (10), Carlos Augusto (13 più 3 di bonus), Acerbi (4) e Bisseck (7)”.


Nessun investimento, ma anzi cessioni importanti per migliorare i conti e tenere alto il livello di competitività, a differenza della Juventus, che nello steso periodo ha investito milioni su milioni, con più spese che incassi e un aumento di capitale da 2100 milioni varato dalla proprietà pochi mesi fa.

“Vlahovic (70 milioni più 10 di bonus più 11 di oneri accessori), Bremer (41 milioni più 9 di bonus), Kean (38), Locatelli (30), McKennie (20,5), Kostic (13) e Weah (11,3) e ha venduto, come principali operazioni, De Ligt (67), Demiral (20), Kulusevski (40), Bentancur (19), Romero (17) e Cristiano Ronaldo (17)”.


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