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Getty Images
Dopo la brutta sconfitta con il Real Madrid, l'Inter ha reagito alla grande contro il Sassuolo. La squadra di De Zerbi era seconda in classifica, ancora imbattuta, e aveva impressionato per la qualità e l'intensità del gioco espressi. Ma contro l'Inter di ieri non ha avuto scampo. Conte ha saputo raccogliere le forze, ha chiesto ai suoi giocatori di fare gruppo e ha ritrovato la squadra che nella scorsa stagione aveva a tratti entusiasmato.
Ma il cambiamento, rispetto alle ultime uscite, c'è stato anche a livello tattico. Se nelle precedenti partite il tecnico nerazzurro aveva insistito nello schierare la squadra con il trequartista, ieri è tornato al classico 3-5-2. Conte ci aveva provato anche nella passata stagione, per tentare di inserire Eriksen, salvo poi virare nel finale di stagione sul suo modulo preferito. La cavalcata europea che ha portato l'Inter fino in finale di Europa League è arrivata col 3-5-2 con Brozovic regista, Barella e Gagliardini come mezzale.
La scelta vincente del tecnico ha pagato col Sassuolo, ma non è stata la posizione di Barella (ieri vertice basso e play dell'Inter) a fare la differenza. Ma il ritorno alle due mezzali che si inseriscono con continuità ma che non si fanno mai trovare fuori posto in fase di non possesso. Col Torino e col Real, ma anche in altre gare in cui l'Inter ha giocato col trequartista si era notato un problema in mezzo coi due mediani che spesso lasciavano la zona davanti alla difesa scoperta, favorendo le incursioni centrali. Una mezzala in pressione alta, il vertice basso che rimane quasi sempre in copertura e l'altra mezzala che ripiega. Questa è la soluzione, un ritorno al passato.
La gara di ieri, andata subito in discesa per il gol di Sanchez, ha fatto nuovamente capire a Conte che è il 3-5-2 lo schema più adatto e che permette alla formazione nerazzurra di tirare fuori le proprie armi migliori: corsa, fisico, aggressività, ma anche in costruzione si è rivista un'Inter efficace. E le occasioni da rete sono arrivate. Certo Barella ieri si è adattato al ruolo di regista che per caratteristiche non gli è proprio congeniale, ma col rientro di Brozovic (unico vero interprete in rosa), l'ex Cagliari tornerà a fare la mezzala e a sprigionare la sua corsa e a proporre i suoi inserimenti vincenti. E l'altra mezzala? Conte rinuncerà all'equilibratore Gagliardini per fare spazio a Vidal? In attesa del ritorno a pieno regime di Sensi.
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