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Testa e gambe, ecco come l’Inter ha ritrovato Barella. Inzaghi gli ha ribadito…
Un periodo di appannamento lungo, le gambe che non girano come al solito, la testa che comincia a riempirsi di negatività e frustrazione. Poi, la svolta. E che svolta: due assist illuminanti, giocate di qualità, corsa e agonoismo dei tempi migliori. Contro la Salernitana si è rivisto il vero Nicolò Barella. Una notizia importante per l'Inter, che ritrova una delle sue pedine fondamentali nel periodo più caldo della stagione. Decisivo, secondo La Gazzetta dello Sport, il lavoro fatto su testa e gambe ad Appiano Gentile.
"Nel recupero di Barella è stato fondamentale il lavoro di Simone Inzaghi e del suo staff, con cui Nicolò si è confrontato molto recentemente. Il tecnico ha fatto da psicologo, ma anche un po' da fratello maggiore. Gli ha trasmesso tutta la fiducia di cui aveva bisogno, coccolandolo e rincuorandolo. E gli ha ricordato quanto sia importante per la squadra e per tutto l'ambiente: lo ha fatto per tutta la settimana, alla fine di ogni allenamento. Con colloqui individuali e motivazionali nel suo ufficio. In fondo lui è capitan futuro, il leader designato, l'uomo intorno a cui l'Inter vuole costruire una nuova dinastia".
"Il resto è stato un preciso lavoro sulla macchina attraverso lo staff atletico di Simone: il fisico di Nicolò aveva bisogno di ricaricare le pile per tornare a sprintare a tutto campo. [...] Ciò che si può spiegare, invece, guardando i numeri, è il modo in cui Barella ha svoltato venerdì sera, almeno a livello di singola prestazione. Rispetto alla media delle altre partite giocate, Nicolò ha quasi triplicato i contrasti vinti (3 contro l'1,16) e migliorato i recuperi (da 5,24 a 7, quasi il doppio della media ruolo di A). E poi: 63 passaggi positivi su 72, tre dribbling, 28 verticalizzazioni, da cui sono arrivati i due assist che hanno stabilito il nuovo primato personale. Nicolò è arrivato a quota nove passaggi vincenti - record da quando gioca in A – e adesso guida la classifica della specialità davanti a professori del mestiere come Calhanoglu, Candreva, Milinkovic e Berardi, tutti a 8, come il suo voto in pagella".
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