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Da quando nell'estate 2021 Simone Inzaghi si è seduto sulla panchina dell'Inter, quello del turnover è sempre stato uno dei temi caldi. Il momento complicato vissuto dai nerazzurri tra febbraio e marzo - con un bottino magro di 7 punti in 7 partite - è stato spesso collegato alla stanchezza dopo una lunga serie di big-match tra Serie A e Champions League.
Quest'anno, però, l'aria ad Appiano Gentile sembra essere cambiata. Il turnover, infatti, è diventato la regola per Inzaghi. "Il 'record' di cambi è stato toccato proprio in questa settimana, tra il match con il Torino e quello con il Viktoria Plzen: sono stati ben 6. Uno in più rispetto al passaggio tra Milan e Bayern. La sensazione, peraltro, è che in quel frangente sia concretamente cambiato qualcosa" scrive il Corriere dello Sport.
Tra Milan e Bayern Inzaghi ha sorpreso tutti, mettendo in panchina, contro i bavaresi, addirittura De Vrij, Barella e, soprattutto, Handanovic, il capitano.
Nonostante qualche perplessità post Milan, per il quotidiano Inzaghi aveva un obiettivo chiaro: "Resta il dubbio che alcune scelte siano nate anche da qualche atteggiamento o prestazione non all’altezza con il Milan, ma si è trattato pure di un messaggio per il gruppo: nessuno deve sentirsi con il posto assicurato".
Gli unici ad aver giocato sempre dall'inizio sono Milan Skriniar e Marcelo Brozovic: "Non sorprende, visto che si tratta di due tra gli elementi più importanti nell’impianto di gioco di Inzaghi, ma pure tra i più resistenti a livello fisico. Anche loro, però, si riposeranno. Magari individuando l’avversario giusto".
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