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"Il concetto è stato recepito da tutti, ad Appiano. E quindi dai dirigenti e da Inzaghi stesso. Anche seguendo questo ragionamento sta nascendo un’Inter che non è mai stata così lunga. Ci sono almeno tre ruoli, rispetto alla scorsa stagione, in cui i titolari designati hanno ora alle spalle un’alternativa più che valida, in grado anche di prendersi il posto al sole: Martinez con Sommer, Zielinski con Mkhitaryan, Taremi con Thuram. E a questo terzetto va aggiunto almeno un quarto giocatore, Frattesi, l’anno scorso marginale nelle rotazioni in campionato. Perché un anno fa in testa c’era la “fissa” della seconda stella, obiettivo praticamente dichiarato da tutti fin dal primo giorno. E questo ha inevitabilmente portato il tecnico a compiere delle scelte a favore della Serie A, anche a costo di completare un girone di Champions schierando spesso le alternative, fino a veder sfumare il primo posto in classifica. Ecco: questo aspetto cambierà. Lo dicono la logica, il processo di crescita, la costruzione della squadra", aggiunge il quotidiano.
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