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In passato,ad esempio, accadeva che a volte magari un po’ per frustrazione, per le troppe occasioni sciupate calava quello strano silenzio o quel brusio che creava un ambiente ostile. Come se la partita fosse stregata.
Ora invece nulla di tutto ciò. Ad ogni occasione sciupata il sostegno aumentava, azione dopo azione, è stato una spinta continua, feroce, che si percepiva palpabile.
Fino al gol che è stato di fatto una liberazione.
Una delle frasi fatte più classiche e nello stesso tempo banali appartenente al mondo del calcio è rappresentata dal famoso ‘dodicesimo uomo’. Ebbene contro il Benfica tutto è stato tranne che una banalità: San Siro è stato debordante in tutto il suo fragore, merito di un tifo appassionato sano, puro, coinvolgente. Da applausi, ed esserci è stato un privilegio. Quindi grazie a tutti quelli che c’erano per aver reso una serata incredibile, che andrà ricordata.
Per il resto non c’è tempo per crogiolarsi al sole, a San Siro arriva il Bologna dell’indimenticato Thiago Motta da prendere con le pinze: solo una sconfitta all’esordio contro il Milan in casa. Poi 4 pareggi e due vittorie. E zero gol subiti nelle ultime 4 partite. E diciamolo: nelle ultime gare il Bologna ha avuto anche qualche episodio arbitrale di cui lamentarsi.
Sbagliatissimo pensare di affrontare una piccola che viene a San Siro come vittima sacrificale. Ecco perché bisognerà fare grandissima attenzione e cercare la miglior condizione fisica che non sarà facile avere giocando così spesso a ritmi così alti.
L’esperienza col Sassuolo è li da tenere a mente. Ecco perché tutti nell’ambiente sono consci delle difficoltà neanche troppo celate, di una sfida ostica oltre il percepito.
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