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L'Inter e il Manchester United continuano a lavorare per il trasferimento di Alexis Sanchez. I due club trattano per raggiungere l'accordo sull'ingaggio del calciatore, il grande nodo che sta bloccando la trattativa.
Il Corriere dello Sport spiega che lunedì potrebbe arrivato il sì dei Red Devils: "Trascorse 2 mensilità, di qui al giugno 2020, Alexis dovrebbe portarsi a casa circa 12,5 milioni di euro netti. Ebbene, l’Inter inizialmente si era detta disposta a coprire solo 3,5 milioni, per poi rilanciare fino a 4,5. I Red Devils, però, insistono nel sostenere che gli emolumenti spettanti al cileno debbano essere divisi al 50%. Il club nerazzurro, insomma, dovrebbe salire almeno a 6. Ma quella cifra, dalle parti di viale della Liberazione, è considerata troppo elevata, tanto più che con il prestito non si possono sfruttare i benefici del decreto crescita. Possibili vie d’uscita? Sicuramente, uno sconto da parte di Sanchez, altrimenti che l’Inter accetti di pagare un piccolo “gettone” per il prestito".
Sul fronte Biraghi, il dietrofront di Dalbert - che ora non esclude l'ipotesi Fiorentina - avvicina la trattativa alla conclusione. Ma il brasiliano non si è ancora convinto di vestire la maglia viola: "Per la giornata di ieri, comunque, era attesa una sorta di svolta, ma Pradè è rimasto a Firenze e quindi non ci sono stati incontri né con l’Inter né con l’entourage di Dalbert. Il brasiliano si è regolarmente allenato in serata a San Siro e prenderà questi giorni per riflettere. Avendo capito che un ritorno al Nizza è praticamente da escludere, adesso non c’è più una chiusura assoluta nei confronti della Viola. Ma occorre comunque convincerlo. Solo così potrà essere messo in piedi lo scambio con Biraghi".
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