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Dopo la pausa delle Nazionali, l'Inter disputerà 7 partite nell'arco di 22 giorni. "Per capire la piega che prenderanno le scelte di Inzaghi, va riavvolto il nastro sempre alla stagione passata in cui l’Inter è riuscita a far coesistere la rincorsa in campionato con la corsa verso Istanbul grazie a un applicazione quasi algebrica del turnover: emblematiche in tal senso le scelte fatte in attacco, in cui Lukaku ha fatto sempre coppia fissa con Correa in Serie A mentre Lautaro e Dzeko si dedicavano alle grandi notti di Coppa. Quest’anno, per ammissione di tutti all’Inter, la stella polare sarà la seconda stella e, per questo motivo - anche alla luce di un girone di Champions senz’altro più morbido rispetto a quello che vedeva l’Inter opposta a Bayern e Barcellona - il focus sarà rivolto in primo luogo al campionato. Perché è vero che lo scudetto non si vince in autunno, ma si può tranquillamente perderlo: dimostrazione lampante a latitudini nerazzurre sono gli undici punti di distacco accumulati dal Napoli prima della maxisosta mondiale, un gap risultato decisivo per azzoppare i sogni di gloria nell’ultima stagione", l'analisi del quotidiano che sottolinea come gli innesti di Pavard, Sanchez e Klaassen abbiano alzato il livello della rosa.
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