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Il mercato della scorsa estate ha portato tuttavia a minori costi per circa 30 milioni tra stipendi e ammortamenti, tanto che i conti al 30 giugno prossimo potrebbero avvicinarsi anche all'utile a livello operativo: tuttavia, il peso dei circa 40 milioni legati a oneri e interessi finanziari porterà il bilancio a chiudere con una perdita intorno ai 50 milioni.
La prospettiva poi è quella di un ulteriore miglioramento nelle stagioni seguenti, anche grazie al Mondiale per Club i cui ricavi (che la Fifa tuttavia non ha ancora ufficializzato), visto che si giocherà tra giugno e luglio 2025, dovrebbero essere spalmati su due bilanci, una parte cioè sui conti al 30 giugno 2025 e una parte su quelli al 30 giugno 2026. Inoltre, a spingere il fatturato ci sarà la nuova Champions League, con ricavi minimi ancora prima di scendere in campo pari a circa 50 milioni (quest'anno con la qualificazione agli ottavi l'Inter ne ha incassati 65) solo di premi Uefa, oltre alla crescita in ambito commerciali.
Per il 2024/25 infatti sono stati contrattualizzati già 72 milioni di ricavi da sponsor, in attesa dei nuovi accordi per due sponsor: lo sponsor di maglia (con Betsson in pole) e di manica, senza considerare anche l'aspetto del merchandising legato alla seconda stella. La strada intrapresa, quindi, resta quella del riequilibrio dei conti, anche per rispettare i paletti del nuovo Fair Play Finanziario della Uefa: lo scudetto non può che aiutare.
(ANSA)
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