Lo scudetto porta anche a conti previsti in miglioramento per l'Inter. I nerazzurri si avvicinano all'utile operativo
Lo scudetto porta anche a conti previsti in miglioramento per l'Inter. In attesa venga definita ufficialmente la situazione legata a Steven Zhang e al rifinanziamento con Oaktree (con il fondo Pimco pronto a garantire circa 400 milioni al presidente nerazzurro per ripagare il proprio debito), il club può guardare con maggiore fiducia al futuro pure in termini economici. Restano lontani i tempi delle spese folli dell'era Moratti, ma cercare di unire competitività e sostenibilità dovrebbe essere più facile per i dirigenti di Viale della Liberazione.
Dopo aver chiuso il bilancio in rosso di 85 milioni nella passata stagione, nell'esercizio 2023/24 la perdita dovrebbe dimezzarsi, nonostante i minori ricavi dalla Champions League vista l'eliminazione agli ottavi rispetto alla finale del 2022/23. A far salire il fatturato, oltre alle plusvalenze per le cessioni di Onana e Brozovic la scorsa estate, saranno in particolare i diritti tv della Serie A (atteso incasso da circa 100 milioni di euro rispetto agli 87 della annata precedente) e le sponsorizzazioni, con accordi per un valore pari a 76 milioni rispetto ai 53 del 2022/23, cifra inoltre che non comprende i bonus per la conquista dello scudetto. Dal punto di vista dei costi, il bonus garantito alla squadra dovrebbe aggirarsi intorno ai tre milioni di euro, mentre poi ci sono anche i bonus all'interno dei singoli contratti: nel 2021/22 l'Inter ha pagato circa 30 milioni in premi di rendimento, scesi a 24 milioni nel 2022/23.
Il mercato della scorsa estate ha portato tuttavia a minori costi per circa 30 milioni tra stipendi e ammortamenti, tanto che i conti al 30 giugno prossimo potrebbero avvicinarsi anche all'utile a livello operativo: tuttavia, il peso dei circa 40 milioni legati a oneri e interessi finanziari porterà il bilancio a chiudere con una perdita intorno ai 50 milioni.
La prospettiva poi è quella di un ulteriore miglioramento nelle stagioni seguenti, anche grazie al Mondiale per Club i cui ricavi (che la Fifa tuttavia non ha ancora ufficializzato), visto che si giocherà tra giugno e luglio 2025, dovrebbero essere spalmati su due bilanci, una parte cioè sui conti al 30 giugno 2025 e una parte su quelli al 30 giugno 2026. Inoltre, a spingere il fatturato ci sarà la nuova Champions League, con ricavi minimi ancora prima di scendere in campo pari a circa 50 milioni (quest'anno con la qualificazione agli ottavi l'Inter ne ha incassati 65) solo di premi Uefa, oltre alla crescita in ambito commerciali.