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Dal post Triplete in avanti l’Inter ha cambiato ben 12 allenatori senza portare a casa neppure la miseria di una Coppa Italia. In questi anni travagliati anche da vicende societarie il club non ha mai trovato stabilità, finendo per abortire ogni velleità di progetto. Situazione figlia anche di cambi di proprietà con conseguenti logiche economiche e non solo.
Tralasciando alcuni allenatori che non hanno avuto fortuna, in questi 10 anni sulla panchina nerazzurra si sono seduti allenatori che oggi stanno ottenendo ottimi risultati nei rispettivi club. Ranieri ad esempio è stato protagonista in Premier vincendo un campionato storico col Leicester, Gasperini all’Atalanta sta scrivendo pagine straordinarie, Mancini sta ricostruendo dalle fondamenta una Nazionale disintegrata ed un certo Pioli sta dominando il campionato italiano con una truppa su cui ad inizio stagione nessuno avrebbe scommesso un solo euro.
Non ho citato Spalletti non per dimenticanza ma perché ad oggi è parcheggiato nel ‘buen ritiro di Montaione’ in attesa che scada il contratto con l’FC Internazionale.
SEMPRE COLPA DELL'ALLENATORE
Tutti questi tecnici sono collegati da un filo sottile: quell’insopportazione da parte dei tifosi che per un motivo o per l’altro hanno finito per battezzare come ‘scarso’ chiunque di questi fosse seduto sulla nostra panchina, dimenticando che forse non è sempre e solo colpa loro o che forse sono solamente la punta dell’iceberg o se volete, la figura più semplice da incolpare.
Non vi stufate? Non vi rendete conto che chiedere ogni volta la testa del tecnico di turno sia un esercizio troppo semplicistico e superficiale? Perché gli allenatori sopra citati altrove stanno ottenendo buoni risultati? Solo fortuna? Dubito. Solo perché magari ci sono meno pressioni? Tenderei ad escluderlo. E allora? Perché oggi colpevolizzare un tecnico per lo stipendio che percepisce?
Sono mesi che vi parliamo di un Presidente assente ingiustificato, di progetti cambiati in corsa, di operazioni di mercato avviate e poi abortite per cambi di strategie a sorpresa.
Perché solo all’incontro di Villa Bellini Steven Zhang ha chiarito che non ci sarebbero stati investimenti mentre qui in Italia si brancolava nel buio. E la stessa cosa è accaduta al summit di fine dicembre, ma allora come decriptare le parole di Marotta su Eriksen di fine dicembre?
"E’ sul mercato? Direi proprio di sì, ma non è una punizione, è semplicemente un giocatore che ha avuto qualche difficoltà d’inserimento, diciamo che non è funzionale, ma questo è un dato di fatto oggettivo che non penalizza quella che è la sua professionalità, ma è giusto anche dargli la possibilità di trovare più spazio altrove. Ovviamente servirà trovare una giusta soluzione”.
Non trovate che stoni anche con il cambio di impiego del giocatore? È evidente che ad Appiano siano rimasti spiazzati delle nuovi disposizioni della proprietà ed è impensabile che quanto stia accadendo dal punto di vista societario non abbia dei riverberi nel gruppo squadra. Oggi Conte che è a 3 punti dalla vetta è messo in croce da stampa e tifosi come se si fosse a metà classifica. Siamo riusciti a far passare uno dei migliori allenatori europei come l’ultimo della cadetteria ma sono pronto a scommettere che molti si rimangeranno tutto tra qualche anno appena il tecnico salentino andrà altrove. Perché qui ormai si va avanti a mode.
C’è stata quella di Giampaolo ‘maestro di calcio’ e abbiamo visto, per non parlare di Di Francesco (e anche qui). oggi è il turno di De Zerbi. Se mi avessero detto di scegliere tra i due tecnici un anno fa sarei caduto dalla sedia. Attenti: non perché abbia qualche preconcetto nei confronti di mister de Zerbi anzi. Ma ho sempre pensato che per allenare l’Inter serva qualcuno che abbia un profilo superiore, perché le pressioni che ci sono all’Inter sono maggiori rispetto ad altre parti per mille motivi. Come disse anni fa un certo Trapattoni ‘allenare l’Inter è come essere in una lavatrice che fa la centrifuga’ e di sicuro non faceva riferimento a quelle di Suning.
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