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Alcune scelte sbagliate, da parte di Pioli, e la mancanza di risultati, primo tra tutti, la mancata qualificazione alla prossima Europa League, rischiano seriamente di minare in maniera definitiva il futuro del tecnico sulla panchina nerazzurra. Infatti, se anche ci fosse una netta inversione di tendenza nelle prossime tre partite - derby, trasferta di Firenze e match a San Siro con il Napoli - i recenti tracolli (prima della settimana orribile c'è stato pure il ko con la Roma) non possono che costringere il club ad analizzare in modo approfondito gli errori commessi dall'allenatore. Prima del match con i giallorossi, era stato Ausilio a sollevare perplessità sulla formazione, in seguito il ds è stato più prudente ma Pioli - nonostante le reiterate difese d'ufficio da parte dei suoi dirigenti- sembra aver perso quel tocco magico che aveva segnato i suoi primi mesi in nerazzurro. Mentre la disfatta con la Samp ha tratto linfa dall'idea di rilanciare Brozovic in regia smantellando il tandem Gagliardini-Kondogbia, ieri è bastata l'assenza dell'ex centrocampista dell'Atalanta per creare il black-out. Pioli, anziché puntare su un costruttore di gioco (Brozovic oppure Joao Mario) ha piazzato in mezzo al campo Medel e Kondogbia rilanciando Murillo in difesa: mosse che sono state un segnale di debolezza e hanno invitato il Crotone ad azzannare gli avversari anziché attenderli, mettendo a nudo tutti i difetti di una formazione dove il solo Banega era deputato a fare gioco. Non a caso quando l'Inter è passata al 3-4-2-1 puntando sulla qualità di Eder e Palacio, pur senza fare grandi cose ha costretto il Crotone ad arroccarsi intorno all'area di rigore e ha più volte sfiorato il pareggio. Nel borsino dei possibili sostituti dell’allenatore va registrato un altro passo indietro di Conte, dato che la famiglia sembra davvero convinta di raggiungere l’allenatore a Londra (questo conta più dei rinforzi promessi da Abramovich). Tra i papabili, se non si accorderà con l’Argentina, salgono le quotazioni di Sampaoli - può liberarsi con una clausola da 1,5 milioni - e Pochettino (che però è legato al Tottenham). Apprezzato il lavoro fatto all’Hull City da Marco Silva (vecchio pallino di Ausilio), restano in corsa Jardim e Spalletti e Simeone. Ma in società, c’è pure un partito che si augura che Pioli si riprenda, anche per non ricominciare tutto da zero. O quasi.
(Tuttosport)
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