01:06 min

copertina

Inter, senza fame torni al 2022. Testa vuota? Pancia piena. Quella frase di Inzaghi dice tutto

Daniele Mari Direttore 
L'editoriale del direttore di Fcinter1908 Daniele Mari: l'Inter torni affamata e concentrata. La "testa vuota" non è accettabile

Dopo sei derby vinti consecutivamente, è arrivata la battuta d'arresto nella stracittadina per l'Inter. Nessuna tragedia, penserà qualcuno. E in effetti non c'è da fare tragedie per la sconfitta in sé, per quanto fastidiosa considerando l'avversario. Ma se andiamo oltre la partita, i segnali lanciati dall'Inter in questo inizio di stagione sono piuttosto preoccupanti.

E' convinzione comune, e lo è anche da parte mia, che l'Inter non sia improvvisamente diventata il Brasile del '58, per cui fondamentalmente serva semplicemente scendere in campo per far paura agli avversari e costringerli alla resa. L'Inter ha caratteristiche ben precise, vince se gioca con applicazione, vince se gioca bene, vince se gioca sopra ritmo, vince se applica in maniera furiosa e disciplinata i dettami tattici di Simone Inzaghi.

Questa è la forza dell'Inter e soprattutto è la forza del suo allenatore. L'Inter è forte, a renderla straordinaria è il gioco del suo allenatore. L'Inter è forte ma non è una squadra di marziani. Senza il giusto atteggiamento, torna subito a galla la famosa tabellina dei dribbling. Zero giocatori capaci di vincere la partita da soli, tanti giocatori che applicano in maniera fenomenale lo spartito del loro allenatore.

La conseguenza è abbastanza scontata: se l'Inter scende in campo supponente, con la "testa vuota" (parole di Simone Inzaghi) e soprattutto senza ritmo, bene che vada le partite le pareggia. Lo abbiamo già visto nel 2022/2023. Un'Inter senza la giusta applicazione è anche capace di collezionare 13 sconfitte in campionato.


I piedi non devono tornare per terra, dovrebbero già essere ben piantati per terra. E invece torna prepotente uno spauracchio di inizio stagione. Testa vuota? Sembra di più pancia piena.

E qui ci viene in soccorso la prima conferenza stampa di Simone Inzaghi versione 2024/25, quella di inizio anno. Una frase oggi mi torna in mente e mi suona molto sinistra: "Dovremo essere ancora più feroci, dobbiamo stare sul pezzo sempre. Una stagione come l'anno scorso non sarà semplice da ripetere. Non ripartiamo con i punti di distacco dell'anno scorso. Tutte vogliono vincere, qualcuno si dichiarerà e qualcuno no. Ricordiamoci che Milan e Napoli, dopo lo scudetto, non sono arrivate in zona Champions in campionato. E lo ricorderò ai ragazzi. Milan e Napoli dopo lo scudetto hanno avuto grandi difficoltà, lo dirò a tutti appena arrivano".

Una frase molto chiara, molto netta. Evidentemente la paura della "pancia piena" aleggiava nella mente del mister. E lo spauracchio ora è realtà. In primis, gli errori di disattenzione, in queste prime giornate, sono stati tanti, insoliti. In secondo luogo, se allenatore e giocatori attribuiscono la sconfitta nel derby ad un problema di "atteggiamento", significa che bisogna correre ai ripari. La stagione è lunga, per fortuna non ci sono lepri in classifica. Ma l'Inter si ricordi bene della stagione 2022/2023. Non è consentito a questa squadra, per caratteristiche, di staccare la spina. E alla fine del percorso non sempre c'è Istanbul.

Svuotare la pancia e riaccendere il cervello, non c'è altra strada. Per godersi i film sulla seconda stella c'è tempo, adesso è ancora tempo di scriverla la storia.