- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
In pochi si sarebbero aspettati un impatto cos' forte di Romelu Lukaku con la maglia dell'Inter. L'attaccante belga ha fin qui realizzato 22 gol (17 in Serie A, 2 in Champions League, 2 in Coppa Italia, 1 in Europa League) in 33 presenze. Numeri che spiegano bene quanto è importante Lukaku per l'economia di questa squadra. "Non c’è Inter senza Lukaku. La verità è che l’utilità in campo di Lukaku può essere misurata in modi differenti. Innanzitutto, è un goleador: il suo bottino stagionale è di 22 centri e Icardi ormai è un pallido ricordo", sottolinea il Corriere dello Sport. "Poi, è un punto di riferimento per la manovra, perché sa offrirsi come sponda, sfruttando la sua stazza, ma anche dettare il passaggio in profondità, facendo il vuoto con la sua potenza. Inoltre, le difese avversarie ormai lo temono e, quindi, finisce per tenere bloccati almeno un paio di difensori. Per il popolo nerazzurro, poi, è un beniamino assoluto, perché i suoi atteggiamenti e le sue parole sono quelle dell’uomo squadra, di colui che mette davanti l’interesse del gruppo rispetto a quello personale".
SOLO UN’ASSENZA - "Nessuno aveva previsto per Lukaku un inserimento così rapido. Anche perché l’inizio della nuova avventura, causa qualche problema fisico, conseguenza di una preparazione condizionata dal trasferimento in nerazzurro, ha avuto una serie di intoppi. Dopo la seconda sosta per le nazionali, però, ovvero da fine ottobre, è stato letteralmente un crescendo. Conte ne ha fatto a meno solo in un’occasione e solo perché obbligato. Era la trasferta di Barcellona nel girone di Champions e Big Rom se n’era rimasto a casa per colpa di un muscolo affaticato".
(Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA