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Inter, serve il fuoco e qualche strategia dell’anno scorso. Vorrei che Inzaghi…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: bonus finiti per l'Inter di Inzaghi, con la Fiorentina si può solo vincere

Sono settimane che ci avviciniamo ad ogni sfida dell’Inter con l’idea che non si possa più sbagliare partita, approccio o quello che volete voi. Dopo il discusso pareggio col Torino, gli uomini di Inzaghi non hanno più jolly da giocare. I bonus sono terminati, restano solo i tre punti per mantenere viva la speranza di lottare per lo scudetto finchè la matematica lo consentirà, sperando in un passo falso dei cugini. Ma se fino a ieri era il tempo del dialogo, delle pacche sulle spalle e dei discorsi motivazionali adesso è giunta l’ora di cambiare registro. Perché se da un lato il gruppo squadra era arrivato al limite sotto il regime militaresco del Comandante Conte, adesso evidentemente siamo all’esatto opposto.

Nessuna strigliata del tecnico, niente urla e questo può essere anche corretto. Verrebbe da chiedersi che senso ha alzare i toni contro professionisti navigati. Ma forse ogni tanto serve un richiamo all’ordine anche per tornare a toccare le corde giuste. Fino a qui difficile avere da recriminare nei confronti di un tecnico che è andato al di la delle aspettative, ma quando si alza l’asticella poi bisogna dimostrare di saper volare a certe altitudini, perché se la testa inizia a girare poi diventa un problema.

Le ingerenze di Vidal ad esempio vanno polverizzate all’istante, ed ogni comportamento o parola fuori luogo va stigmatizzato e punito. Bisogna ritrovare quel senso di responsabilità e di sacrificio che pare smarrito da alcuni, a costo di ristabilire quel clima di rigore che vigeva lo scorso anno. Il gruppo per fortuna è solido e i senatori stanno ‘autogestendo’ questo momento di difficoltà, perché non bisogna mai dimenticare quello che è accaduto in estate con addii pesantissimi sostituiti alla buona. Nonostante tutto ce la stiamo giocando con orgoglio contro tutto e tutti.

Contro la Fiorentina ci aspetta una partita durissima, con un presidente che spesso e volentieri non si è dimostrato amichevole ed elegante nei confronti dell’Inter. Vedo un Inzaghi un po’ remissivo in queste ultime partite e mi piacerebbe rivederlo animato da quel fuoco sacro di chi si sta giocando uno scudetto, il primo della sua carriera e che sappia trasmettere la sua voglia di vincere anche ai giocatori che non mi stanno dando l’impressione di essere un blocco unico come lo scorso anno. Con o senza Brozovic, il cui impiego resta fortemente in dubbio si deve andare in campo e vincere, magari cambiando qualcosa perché non è lesa maestà modificare assetto e modulo. Perché non è vietato adattarsi, è solo vietato non vincere.