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L’Inter si gode Sommer: poche parate ma decisive, è quello che gli viene chiesto

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L’ottima settimana interista dopo la sosta – vittorie contro Torino, Salisburgo e Roma – ha tra i suoi segreti gli interventi decisivi di Sommer
Marco Astori Redattore 

Ci sono anche le mani di Yann Sommer nell'ottimo avvio di stagione dell'Inter. Il portiere ha subito instaurato nella squadra la sua leadership e la sua tecnica tra i pali, mostrandosi, come previsto, un portiere molto affidabile. Scrive La Gazzetta dello Sport: "L’ottima settimana interista dopo la sosta – vittorie contro Torino, Salisburgo e Roma – ha tra i suoi segreti gli interventi decisivi di Sommer. Tutti sullo 0-0, parate che hanno indirizzato la sfida dalla parte dell’Inter. Già contro i granata: non sono serviti miracoli, ma l’ex Bayern Monaco ha neutralizzato i tentativi di Seck e Pellegri nel finale di primo tempo, miglior momento per la formazione di Ivan Juric. Anche grazie a Sommer, i nerazzurri non sono andati al riposo sotto nel punteggio. Mentre contro il Salisburgo l’Inter ha rischiato di partire ad handicap, come accaduto a Sane Sebastian contro la Real Sociedad: Gloukh pescato bene in area al quarto minuto, diagonale destro e ottimo intervento dello svizzero. Il giovane israeliano avrebbe poi segnato il gol dell’1-1, vanificato però poco dopo dal rigore trasformato da Calhanoglu.

Inter Sommer

Anche contro la Roma, su Cristante, l’ex Bayern è stato decisivo. Minuto 66, prima occasione giallorossa e pericolo vero per l’Inter: stacco del centrocampista da posizione ravvicinata, intervento reattivo del portiere. Inzaghi stava per cadere nella trappola di Mourinho: tenere il risultato in parità e poi, quando possibile, provare a colpire. Anche grazie a Sommer, i nerazzurri non sono inciampati e, con merito, hanno vinto la partita. Il pasticcione Yann di inizio agosto – quando, all’esordio all’Inter proprio contro il Salisburgo, regalava un gol e concedeva un rigore – è ormai un lontano ricordo. In 13 partite, tra campionato e Champions League, ha subito sette reti di cui solo una da attribuire a lui (quella di Bajrami per l’1-1) e ha tenuto la porta inviolata ben otto volte. Merito anche di una difesa che funziona, che concede poco: a Sommer si chiede di chiudere la saracinesca, quando quel poco viene concesso. Finora lo sta facendo bene, l’ultima settimana ne è la prova: così Yann non sta facendo rimpiangere Onana".


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