Un gol ogni 2 partite. E torna il dubbio amletico: si può fare a meno di un Icardi così?

"Palla nel sacco e tutti zitti…

Fa così Mauro Icardi quando le voci si affollano, quando la critica diventa aggressiva e dimentica che stiamo parlando di un ’93 che ha la media di un gol ogni due partite. Una critica attenta dovrebbe porre questa statistica davanti a tutto, ma spesso tale dato è costretto ad emergere a fatica dalle retrovie tra i mille se e ma che si usano per descrivere l’attaccante argentino. Ma Icardi non è certo il tipo che si lascia influenzare, lui gioca, si diverte e, soprattutto, segna.

"REGALO EMOZIONI - Lo fa anche in situazioni avverse, quando la squadra non riesce a servirlo come lui preferisce. Un’occasione utile-un gol. E che gol… Questo è quanto racconta la gara di oggi contro il Frosinone, risolta neanche a dirlo da Mauro Icardi con una rete da centravanti fatto e finito, di quelli che sentono l’odore del sangue prima ancora che la ferita sia aperta. Il cinquantesimo gol in A in 100 presenze è un capolavoro di opportunismo, tempismo e tecnica: mettete un pallone in area di rigore e Icardi saprà regalarvi emozioni. Perché il suo habitat è quello, in quei 16,50 metri si svolge gran parte della vita calcistica del rosarino.

"IL GRANDE DUBBIO - Ma allora cosa fare: venderlo in caso di grande offerta o tenerlo e fondare una squadra intera sulle sue caratteristiche? Domanda da un milione di euro, alla quale molti interisti hanno già risposto. Qualche tempo fa vi avevamo chiesto di votare un pronostico: “scegliendo tra questi tre, di chi vi privereste tra Brozovic, Murillo e Icardi?” A sorpresa i lettori hanno eletto Brozovic come perno insostituibile della squadra, votando Icardi come il primo sacrificabile. Ma i dubbi restano perché uno così, messo nel giusto contesto, potrebbe arrivare a trenta gol a stagione, un po’ come faceva - qualche anno fa - Trezeguet per la Juve. Insomma, se hai Icardi, forse è il caso che te lo tenga stretto…