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Quindi, insomma, il club ci ha messo la faccia mostrando fiducia. E, ovviamente, ci ha rimesso soldi: perché, se sulle mancate entrate della trattativa estiva di Skriniar la questione è evidente, l'improvviso dietrofront di Lukaku ha sconvolto i piani di mercato dell'Inter, che si è trovata a metà mercato (dopo un lungo e faticoso braccio di ferro con il Chelsea) a dover inseguire una punta di prima classe ormai introvabile, perlomeno a prezzi ragionevoli. L'investimento inizialmente destinato al belga è stato poi dirottato su Benjamin Pavard per coprire il buco creato proprio da Skriniar, convertitosi a parametro zero alla causa del Paris Saint-Germain.
Un altro, fondamentale, ultimo punto in comune dei due casi è però la reazione del gruppo: compatta, pronta, professionale, efficace. Quando si è capito che lo slovacco sarebbe volato a Parigi, la squadra di Simone Inzaghi si è resa protagonista della cavalcata in Champions League fino alla finale di Istanbul, mentre dopo l'affaire Lukaku i nerazzurri hanno cominciato la stagione a cento all'ora. Ora, nessuno ci pensa più a loro due. O quasi", conclude La Gazzetta.
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