C'è anche il nome di Oumar Solet sul taccuino dei dirigenti dell'Inter per il prossimo anno. Il 23enne del Salisburgo è tra i candidati a raccogliere l'eredità di Milan Skriniar, ormai pronto a trasferirsi al PSG. I nerazzurri si aggiungono a Torino e Milan, oltre che a diverse squadre estere che già da mesi seguono il difensore, apprezzato per la discreta esperienza internazionale nonostante la giovane età.
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Inter, Solet per il dopo Skriniar? Costo, pregi e quel dato che però fa riflettere
In Austria, in particolare dopo l'arrivo di Matthias Jaissle, Solet ha vissuto il definitivo salto di qualità. Sottolinea infatti la Gazzetta dello Sport: "33 presenze la seconda stagione in Austria, quasi sempre da titolare e con tanto di debutto in Champions League. Solo 23 invece quest'anno, colpa di qualche problema fisico di troppo. Ma Solet è ormai un punto fermo della difesa austriaca, con 68 presenze totali e un bagaglio d'esperienza europeo che, tra Champions ed Europa League, inizia a diventare discreto nonostante i 23 anni appena compiuti".
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Tramite le apparizioni in campo internazionale ha attirato su di sé i riflettori di mezza Europa, Inter inclusa. Conferma la Gazzetta: "Gli osservatori nerazzurri lo hanno analizzato negli ultimi mesi, a partire dal doppio incrocio italiano con Milan (in Champions) e Roma (in Europa League). A Solet è mancato un pizzico di fortuna, tanto da rimediare due sostituzioni in altrettante sfide contro i rossoneri causa infortunio (entrambe le volte prima del riposo), ma di certo non ha sfigurato: bene contro Giroud e Leao nell'1-1 in Austria, discreto anche al ritorno nonostante il naufragio generale della truppa avvenuto proprio dopo la sua uscita dal campo. Tutto sommato positivo anche nel doppio confronto con i giallorossi: molto positiva la prova casalinga, dove ha annullato Abraham, maluccio invece all'Olimpico, dove ha "ballato" come l'intero reparto difensivo".
Inter, le caratteristiche di Solet
—Ma quali sono le caratteristiche di Solet? Le riporta la rosea: "Abile in marcatura, difficile da superare sulle palle alte, il centrale di Jaissle ha messo in mostra tempismo e grande senso della posizione. Nonostante le lunghe leve, si muove con estrema agilità e se la cava anche con la palla tra i piedi, riuscendo a dare una mano pure in fase di impostazione. A Salisburgo ha imparato a esprimersi su ritmi alti e a guidare il reparto. L'unico "neo", semmai, è l'abitudine ad agire in una canonica difesa a quattro. Ma la linea a tre che invece adotta l'Inter non sarebbe comunque una novità assoluta per Solet, più volte testato come braccetto destro sia a Lione che in nazionale".
Il difensore francese costa circa 15 milioni in questo momento. Cifra non elevata, ma che comunque andrà ponderata anche in relazione ad un limite emerso finora: "L'aspetto su cui riflettere maggiormente è semmai quello relativo ai muscoli. Nelle ultime tre stagioni gli hanno dato fin troppi problemi. Due infortuni il primo anno a Salisburgo, per un totale di 25 giorni e sei partite out, tre invece gli stop forzati nella stagione in corso, tutti per noie alla coscia, con un totale di 47 giorni ai box".
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