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Mauro Icardi porta per mano per l'Inter. A suon di gol Maurito sta portando diversi punti in cascina, eguagliando anche diversi record. La Gazzetta dello Sport, infatti, mette a confronto il capitano nerazzurro con i grandi del passato: "Icardi emerge per la sua straordinaria capacità dentro l’area. Il fatto che Antonio Candreva gli ricordi 'che se a fine anno diventerà capocannoniere dovrà fare un bel regalo a tutta la squadra' non lo rallenterà. Anche perché un avvio del genere mette l’argentino al terzo posto dei marcatori nerazzurri. Infatti soltanto Valentin Angelillo e Giuseppe Meazza hanno fatto meglio nelle prime 14 giornate di campionato. Angelillo nel 1958-59 arrivò a segnare 21 gol in quel lasso di tempo. Una furia con una cinquina, una tripletta e 4 doppiette marcate in 11 gare. Alla fine i gol furono 33 in 34 turni, stagione storica. Meazza nel 1933-34 partì con 16 centri in 14 giornate, un’accelerata che però perse intensità perché alla fine i gol furono 21 in 34 giornate.
La classifica marcatori - continua la Rosea - la vinse Felice Borel II della Juventus con 31. Icardi è partito con 15 gol in 14 giornate come Faas Wilkes nel 1950-51. Anche qui il miglior marcatore del campionato alla fine fu un altro, Gunnar Nordahl del Milan con 34 centri in 38 gare. Ci sono un paio di elementi che lampeggiano in questa galleria. Il primo è che Icardi ha segnato 14 gol spalmandoli in «sole» 8 partite: nessuno dei tre colleghi nerazzurri del passato ha fatto meglio. E poi il numero delle doppiette, 5: anche in questo caso nessuno tra Angelillo, Meazza e Wilkes era riuscito a sommarne così tante. Maurito suona sempre due volte. L’emicrania degli avversari invece picchia costantemente per 90 minuti e più".
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