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E' stata una pausa per le nazionali diversa dalle altre in casa Inter. Lo sottolinea il Corriere dello Sport: "Stavolta, non solo la Pinetina non si è svuotata per la partenza dei tanti nazionali, ma Inzaghi ha potuto lavorare, e continuerà a farlo anche a partire da martedì dopo i tre giorni di riposo completi, con un reparto quasi al completo, vale a dire quello difensivo".
Una buona notizia per l'allenatore nerazzurro: "Non si sbaglia a pensare che Inzaghi sia stato e sia ben felice di poter lavorare con il reparto arretrato (quasi) al completo. La fase difensiva, infatti, è stato un fattore determinante nella cavalcata dello scorso campionato. I gol incassati sono stati soltanto 22. Gli avversari facevano un gran fatica anche solo ad avvicinarsi a Sommer".
Eppure il primo impegno aveva destato qualche perplessità. L'Inter di Genova aveva convinto per larghi tratti e in quasi tutti gli effettivi, tranne per quanto accaduto sui due gol subiti: "Non a caso, Inzaghi non le aveva mandate a dire ai suoi, sottolineando che una squadra come l’Inter non potesse permettersi gli errori che avevano permesso al Genoa di segnare. Beh, c’è da dire che la risposta di Acerbi e compagni è stata più che adeguata. La porta nerazzurra, infatti, è tornata blindata sia con il Lecce sia con l’Atalanta. E anche i pericoli corsi da Sommer sono stati davvero limitati".
L'inversione di rotta è già arrivata. Puntuale e netta. Ma lavorare in tranquillità in queste due settimane sarà un ulteriore aiuto: "Per il momento, si può ritenere l’iniziale sbandata riassorbita. Occorre proseguire su questa linea, però. Vale a dire riproporre le trame ormai collaudate per lo sviluppo della manovra offensiva, ma soprattutto mantenere sempre oliati i meccanismi difensivi, con le coperture preventive che, quando scattano con puntualità, fanno sempre la differenza".
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